Guitar-hero per eccellenza degli anni novanta, Frank Gambale è stato l’idolo dei chitarristi rock, jazz, fusion di mezzo mondo. Uno dei pochi in grado di combinare una tecnica aliena con un gusto straordinario, il chitarrista australiano ha avuto da sempre uno dei suoi punti di forza nella costante evoluzione stilistica, passando attraverso i generi più disparati, non per ultimo il disco con Maurizio Colonna, di sola chitarra classica.

La nuova rivoluzione "Gambaliana" punta a distruggere uno dei limiti armonici della chitarra, la sua accordatura, sperimentando, in questo nuovo CD (al debutto con la ESC), una nuova soluzione che amplia le possibilità armoniche sulle note più alte consentendo alla chitarra di muoversi su soluzioni armoniche del tutto insolite.
Venendo ai contenuti dell’album si potrebbe dividerlo in una prima parte fusion ed in una sezione, la seconda, più jazz. La parte più interessante è senz’altro la prima dove Gambale suona con la nuova accordatura e si sentono dei voicings piuttosto insoliti, quasi fosse un piano a suonarli.
Così si passa dal funkettone in 5/4 di "Cachination" alla ballad "Table For One", passando per l’acustica "Melodique", che anticipa l’improvvisazione chitarra-batteria (a proposito il batterista è un certo Billy Cobham…) di "Two Minutes B.C."
Il livello compositivo del disco forse non è sempre esaltante ma "Raison d’Etre" apre nuovi orizzonti alla chitarra del nuovo millennio.

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