Hai mai avuto un fratello "carnale"? Si si, hai capito bene... non un gemello, non un fratello, ma un siamese twin. Se tu ne avessi avuto uno e se questo tuo fratello non fosse semplicemente un gemello, ma parte di te, carne della tua carne, allora sapresti che la morbosità e l'attaccamento che contraddistingue questa "specie" è davvero unica nel suo genere.
Parliamo di Duane e di Belial, ovvero "il bello e la bestia". Si, perché nati siamesi i due gemelli non hanno avuto la stessa fortuna. "Il bello" è il classico bravo ragazzo, buono e gentile; la " bestia" invece è un accumulo di carne, con due braccia, un abbozzo di spina dorsale,e due occhioni azzurri, terrificanti ma profondi. Nascono così, e la madre muore di parto fra la disperazione del padre, che oltre a non accettare il fatto della perdita della moglie, rifiuta quel mostro di figlio al quale ha attribuito la morte della consorte. Ingaggia un' "equipe" di sedicenti chirurghi per staccare quel Freak dal torso del figlio Duane... un'equipe... parola grossa questa... in effetti la più titolata era un veterinario! Bhe poco importa la cosa più importante è liberarsi di quel mostro e lasciare così il pupillo di papà vivere un'esistenza serena, come tutti i bambini. Belial viene staccato dal torso di Duane, una sera, sul tavolo, in cucina, che per l'occasione si è trasformata in una sala operatoria. Staccata la bestia, viene chiusa e buttata in un sacco dell'immondizia, ma l'istinto di sopravvivenza e l'attaccamento fra i due twins è talmente forte che telepaticamente si ricongiungono e Duane giura al fratello che non lo avrebbe mai abbandonato. Ecco che con questo legame fortissimo si sviluppa l'intero film.
Pochi soldi son bastati a Frank Henenlotter per dirigere una pellicola in 16mm, e chi se ne frega dei soldi, alla fine è l'argomento (e parlo della separazione) mai trattato in precedenza quello che ripaga gli spettatori, e chi se frega se gli effetti speciali sono stati eseguiti spesso con del pongo.. embhè???... farà sorridere oggi, ma ai tempi erano una gran chicca.
E' in questo "basket case" (cestino) che vive Belial, che si nasconde, portato dal fratello per le strade di New York a compiere la sua vendetta. Ma l'attaccamento morboso dei due twins che col passare degli anni si era rafforzato, viene messo alla prova quando Duane si innamora della segretaria di uno dei medici che avevano compiuto l'intervento sui gemelli.
Ecco che la gelosia di Belial, il rancore nei confronti del fratello si fa sentire... e no è, non crederete davvero che vi racconti tutto il film. Lo splatter è presente, anche se non ad altissimi livelli e gli schizzi di sangue non mancano.... già, proprio come vuole la tradizione. Insomma, film da vedere che approfondisce in maniera egregia, per gli anni (1982) e per il badget (irrisorio), un argomento psicologico davvero interessante.
Nei titoli di coda si nota che il film è dedicato a H.G.Lewis, (il padre dello splatter), che nel 1963 inaugura il genere con "Blood feast" (citazione doverosa).
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Leave me to die
You won't remember my voice
I walked away and grew old
You never talk
We never smile
I scream
You're nothing
I don't need you anymore
You're nothing
It fades and spins...
Sing out loud
We all die
Laughing into the fire
Is it always like this?..... ("Siamese Twins", The Cure)
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