Quando si dice la “perfezione”.

Oltre che per tutto il resto, Sinatra è entrato nella storia anche per intuizioni come questa, e per come le ha realizzate: l’incontro tra il Poeta e la Voce, l’Uno che diventa il Tutto.
L’immensa musica di Jobim: non commetteremo l’errore di aggiungere un ennesimo, insignificante commento per il cantore più delicato e sublime dell'animo brasiliano, che nell’album presta la sua voce e la sua chitarra.

E Sinatra, la voce di Frank, non è quella fiabesca dei Capitol Years, degli album magistrali con l'orchestra di Nelson Ridde, ma l’arrangiatore Claus Ogerman, un tedesco tutto d’un pezzo, è capace di raffinatezze insospettabili, assimila il mood del grande artista brasiliano, attenua il volume dell’orchestra e dosa le percussioni assortite di Dom Um Romão fino a ottenere un sussurro udibile, quel tanto che basta perché la voce di Sinatra affiori, puntando dritto al cuore.
Smokey Robinson la definirebbe una “tempesta tranquilla” - A Quiet Storm – che investe i sensi con suoni, immagini e passioni: la carica sexy e il fascino malinconico della Gârota De Ipanema (The Girl From Ipanema), l’impalpabile solitudine di Meditacáo (Meditation), la passione bruciante per Dindi, il rimpianto inconsolabile di Insensatez (How Insensitive), la pace ritrovata di Corcovado (Quiet Nights Of Quiet Stars), il provvidenziale ripensamento di O Amor En Paz (Once I Loved).
Poi un paio di standard riadattati secondo lo stile dell’album confermano l’ineguagliabile modernità di Cole Porter (I Concentrate On You) e Irving Berlin (Change Partners).

Certo è una sequenza conosciuta e sentita tante volte, molti potrebbero rinviarne l’ascolto, ma sarebbe un clamoroso errore. Si siano amate o odiate alcune di queste immortali composizioni, vibrate dalle corde vocali di Sinatra, esprimono una carica poetica ed emotiva assoluta che a volte trascende persino l’indiscussa bellezza delle composizioni.

Un’altra recensione ha anticipato il contesto ideale per l’ascolto, per cui ne suggerisco solo una possibile variante: adagiatevi su un divano, al buio, un bicchiere di Laphroaig single malt - o una bottiglia, secondo le esigenze - a portata di mano e respirate poesia...
Se avete i soldi per un solo CD all’anno, con questo andate sul sicuro.


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