Frank è sempre stato un tipo che non prendeva niente sul serio. Ha sempre sfornato grandi opere che prendevano in giro la musica e le sue regole, le sue interpretazioni, i suoi gusti, i suoi generi, i suoi messaggi e pure la sua serietà, come in questo album.

1976 e le Mamme dell'Invenzione, capitanate dal mitico Frank Vincent Zappa, si esibiscono a New York per dare un caloroso buon natale agli abitanti della grande mela. Due anni dopo verrà rilasciato un album doppio cd contenente il meglio delle registrazioni avvenute al Palladium tra il 19 e il 26 dicembre dalla band. Il primo pezzo è Titties & Beer, un curioso dibattito tra Zappa e Bozzio (che impersonifica il diavolo) in cui Zappa si ribella al demonico Terry che ha interrotto il rapporto sessuale di Francesco con la sua Chrissy. Le battute dei due sono veramente spassose: quando il diavolo viene a chiedere l'anima a Zappa per la sua vita spericolata da motociclista questo comincia a fargli contro mettendolo in ridicolo, dicendogli che ce l'ha piccolo, e proponendogli una buona scopata invece di rompere le balle alla gente che vuole spassarsela... alla fine Zappa insegna al demonio a bere birra e a fottere.

Il secondo pezzo è la mastodontica Cruisin' For Burgers, grande pezzo ultra-tecnico e ultra-psichedelico che all'inizio ricorda molto lo stile Residents e poi sfocia in un grande assolo di Zappa. Grande espressione di maestria in questo brano delle bacchette di Terry Bozzio che sembra un pazzo alla batteria, delle tastiere di Eddie Jobson che danno quel tono di allegria-alienazione ai brani delle mamme e del plettro del grandioso Francone semi-nazionale che dimostra anche in questo favoloso assolo di essere dotato di grande classe.
Altro pezzo strumentale veramente impressionante è I Promise Not To Come In Your Mouth, brano sobrio in cui Zappa si esibisce in un assolo usando una distorisione alla chitarra che muta completamente il classico suono dello strumento. La successiva canzone è un'altra 'cazzata alla Zappa'. Si tratta di Punky's Whips, ovvero l'espressione di disperazione di Terry Bozzio il quale scopre che il suo ragazzo Punky Meadows lo ha tradito con un omaccione dal lungo capello splendente. Il brano è inizialmente aspro e tetro, ma quando Terry comincia a riprendersi dallo shock il brano diventa molto carico, con pezzi molto carini di chitarra, tastiera e sax, con alcuni sprazzi soul veramente spassosi.

Segue il funkeggiante Honey, Don't You Want A Man Like Me?, dai testi veramente demenziali descrivono la storia d'amore di un pseudo-macho e di un'impiegata che viene troncata a metà con un 'e questa è la fine della storia'. Successivamente arriva il mio pezzo preferito: The Illinois Enema Bandit, la storia di Michael Kenyon, un ladro di Chicago che prima di fare il furto era abituato a fare un clistere alle sue vittime di sesso femminile. Questa canzone è veramente uno spettacolo: il ritmo funky accompagnato dalla fantastica voce di Don Pardo attribuisce al brano quell'atmosfera assurda e demenziale che metterebbe di buon umore persino l'uomo più triste del mondo, in particolar modo per il testo demenziale della canzone: la storia narra di questo bandito che un giorno viene beccato, portato in tribunale ma non c'era nessuna legge che vietava ciò che stava facendo, difatti lui si difendeva dicendo che la sua era una buona azione, faceva quello che serviva a tutti. Così alla fine il tribunale finisce per essere un party in cui Michael fa il clistere a tutti i partecipanti in completa allegria (e pazzia). Degno veramente di nota, oltre alla stupenda voce di Don Pardo, l'assolo a metà brano di Frank Zappa: da rimanere a bocca aperta. Con questo favoloso brano si chiude il primo disco, mentre I'm The Slime apre il disco due.

Altro divertente brano funky composto da grandi e maestosi fiati, con un ottimo duetto Zappa-Don Pardo, in cui si allude, almeno secondo me, al Presidente degli Stati Uniti quando fa i suoi interventi in TV. Con Pound For A Brown si ritorna ai motivi avant-garde molto usati anche dai Residents. Sembra quasi un rifacimento del motivetto di sottofondo dei Peanuts, ma reso piuttosto tetro ed alienante dalle tastiere di Jobson che rendono il brano piuttosto ambiguo. Stessa pasta anche per Manx Needs Women, che sembra quasi un ritorno alle melodie di Weasels Ripped My Flesh. I sax, le tastiere e i ritmi scomposti, soprattutto in questo pezzo, danno un senso di smarrimento all'ascoltatore. Black Page #1 è un favoloso assolo di batteria di Terry Bozzio, dove dimostra tutta la sua maestria e la sua mostruosità. Un assolo veramente da rimanere a bocca aperta, tanto è vero che più avanti nel disco due ci sarà una Black Page #2 in cui l'assolo del mitico Bozzio viene espanso ad altri strumenti, cioè la ritmica dell'assolo #1 viene reinterpretata dal resto della band, rendendo anche questa parte un'assoluta goduria per gli appassionati della musica.

Dopo la Black Page #1 viene riprodotta la ormai classica Big Leg Emma, la canzone dedicata alla terza gamba di Frank. Tralasciando gli ormai scontati testi demenziali, questa versione è veramente spassosa per la carica data dai fiati che connotano alla canzone una universalità del concetto dell'amore per la terza gamba rispetto alla versione originale in "Absolutely Free" in cui sembra proprio una cosa personale.
A seguito una parodia delle sigle televisive tipiche degli anni 70/80: Sofa, rilassante ed ironica grazie ai sax e alla incontenibile chitarra di Frank. Dopo Black Page #2 ecco arrivare un altro classico: The Torture Never Stops, brano piuttosto lungo e dai suoni piuttosto particolari, calma ma anche piuttosto angosciante. I testi non hanno alcun legame l'uno all'altro e l'ascolto della canzone pare quasi una tortura. Grande pezzo fusion conclusivo è The Purple Lagoon / Approximate veramente appassionante e vivace. Grande pezzo strumentale in cui il sax di Mike Becker si fa veramente notare (come se non l'avesse già fatto nel resto del disco), così come, per l'ennesima volta, la chitarra di Frank Zappa, anche se in questo pezzo di più di 15 minuti la bravura e la grande tecnica di tutta la band.

Sicuramente uno dei più belli e spassosi live del vecchio Frank. Sono veramente invidioso di quelli che hanno partecipato al concerto natalizio delle Mothers Of Invenction in quei giorni, avrei voluto anch'io divertirmi come loro allora, così mi devo accontentare di un doppio cd e di consigliarlo a voi. EYE-OH!

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