Un libro oltraggiosamente brutto.

Ho sempre pensato che un Artista, sia egli scrittore, pittore, musicista, regista, ecc..., fino a un certo punto della propria vita artistica produce per libidine, dopodiché, a seconda della fortuna di ciascuno, produce per contratto.

Pochissimi i casi di chi ha pubblicato opere ultime e grandiose (Kubrick, De André, Fante).

Ecco: questo è un libro scritto per contratto. Scritto male da un'autrice che solitamente scrive bene. Non scorrevole, caotico, paraculo oltre ogni limite della decenza.

Perché paraculo? Perché si cerca la simpatia caricaturale (la solita... già altrove stucchevole e non divertente), senza trovarla, perché si tirano di mezzo i modaiolissimi e noiosissimi vampiri secondo un puro schema a vanvera nonché troppo occhieggiante, e si costruisce una soriella piccola piccola dove i colpi di scena sono degni di una telenovelas sudamericana (si scopre che lui è il figlio di, che poi è anche il nipote di... ma mamma mia...).

Pena.

E, da cultore antico sia del trash che del kemp (trash consapevole) vi posso garantire che questo scritto non lo possiamo inquadrare in nessuna delle due categorie. Anzitutto (le donne non me ne vogliano) perché non è tipico delle donne dedicarsi né al trash, né, tantomeno, al trash consapevole, poi perché qualsivoglia opera che possa inquadrarsi nella categoria del "sublime pecoreccio" ha una componente di goliardia, di stupidità, che ti renderebbe comunque la lettura (o la visione, l'ascolto) godibile ed apprezzabile.

Qui, ragazzi miei, ci si rompe davvero i maroni.

Io, che non sono una donna (le donne, si sa, i libri li devono finir di leggere comunque) normalmente l'avrei lanciato dalla finestra alla trentesima pagina. In questo caso mi sono sforzato di arrivare alla fine della lettura, al solo scopo di vedere fino a quando -e per quanto- la scrittrice francese campionessa d'incassi e vendite avrebbe potuto prendermi per il culo. Vi garantisco: tantissimo.

Alla larga, come, purtroppo, s'ha da stare alla larga dalla gran parte delle recenti pubblicazioni delle case editrici grosse (grosse di vendite, e piccole troppo spesso di contenuti).

Amen.

Carico i commenti...  con calma