Un turbinio di emozioni grigie e nere, condite da sprazzi di selvaggia speranza di vedere uno spiraglio di luce.
L'esperienza uditiva non può che essere questa, per quanto mi riguarda.

Qualcuno ha definito l'intro di questo viaggio sonoro all'insegna della distruzione (letterale o figurata, questo vedetelo voi) come ciò che si potrebbe sentire mentre si sta affogando. Beh, azzeccatissimo.

Questo quartetto mette in tavola ciò che serve per annientare e fare terra bruciata, a prescindere dalla velocità di esecuzione: Grindcore, Powerviolence, Crust Punk, Sludge, Noise. Una brodaglia appiccicosa tra gli estremi del Metal e dell'Hardcore.
E questi bravi ragazzi schizzano schiuma e bava dai lati della bocca, così affamati di lamiere arrugginite e veleni sintetici.

La bellezza del caos rarefatto circondato da una coltre psichedelica ed oscura allo stesso tempo.

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