È difficile esprimere a parole le forti, laceranti emozioni che solo la perfezione assoluta è in grado di raggiungere (qui in ambito musicale). Mi riferisco alle emozioni che provo ascoltando questo cd: "GABRY PONTE", il primo album da solista dell'omonimo DJ torinese.

Grazie alla sua esperienza nel settore della musica dance, Gabry Ponte ha letteralmente rapito i cuori di tutti gli amanti di questo stile musicale (in particolare del genere elettronico, ma non solo). Infatti le caratteristiche inconfondibili di ogni singola traccia di questo cd rivelano un'assidua ricerca di equilibrio delle componenti musicali, una continua armonia del suono, una costante musicale dance, un'instancabile affermazione della perfezione delle sonorità elettroniche - qui presenti di continuo.
Con dolcezza. E, a tratti, con lineamenti "duri", ma necessari. Questi parametri, insieme ad altri innumerevoli, costituiscono il corpo del cd, il suo essere oggettivo. Poi vi è l'essere soggettivo, in definitiva il più importante. A ciascuno di noi l'ascolto di un brano, di un accordo, di una nota rievoca specifiche immagini, determinati colori, precise situazioni - diverse da quelle di tutti gli altri individui - legate alla propria esperienza personale. Questo cd mi ha insegnato a volare con la fantasia, molto più di quanto io non faccia di solito. È stato semplice: mi è bastato indossare le cuffie, chiudere le finestre, stendermi sul letto, rilassarmi chiudendo gli occhi, premere il tasto e... lasciarmi andare.

Comincio il viaggio... un lungo viaggio mentale che mi porta in posti nuovi, mi fa conoscere realtà ignote... mi fa volare. Prima di continuare a esporre la mia opinione riguardo il nuovo album del DJ più noto d'Italia, vi fornisco qualche notizia biografica relativa a questo personaggio. Dunque, Gabriele Ponte nasce a Torino il 20 Aprile 1973. Inizia a 17 anni a lavorare come dj nelle discoteche della sua città riscuotendo i primi successi. Dopo pochi anni diventa, prima DJ resident, poi direttore artistico e infine titolare di uno dei locali più conosciuti della riviera adriatica, l'AQUA di Lignano Sabbiadoro. Nel 1993, già affermato come DJ, inizia la sua esperienza discografica approdando negli studi della neo-fondata Blisscorporation di Torino. Qui inizia subito la sua collaborazione con il progetto "DaBlitz" di cui diviene arrangiatore e remixer ufficiale e con il BlissTeam, ma è nel 1998 che la sua carriera raggiunge una svolta. Infatti è proprio nel 1998 - dopo aver lavorato a numerosi altri progetti e remix di discreto successo - che si unisce a Maurizio Lobina e Jeffrey Jey per formare gli Eiffel 65. Tutta la carriera di Gabry è influenzata dalla sua collaborazione con gli Eiffel 65, ma avremo modo di vedere che Gabry Ponte si mostra un artista di talento anche nella produzione di singoli e album da lui realizzati autonomamente. Il primo singolo degli Eiffel 65, "Blue (da ba dee)" li proietta per svariate settimane al primo posto nelle classifiche di tutto il mondo, vendendo nel giro di pochi mesi oltre quindici milioni di cd singoli. Nel 1999 il follow up "Move Your Body" replica il successo di Blue e nel 2000 la band inizia una tournée con 500 concerti per oltre un anno che li porterà dall'Europa fino all'America, dove il loro primo album "EUROPOP" conquista il triplo disco di platino per oltre tre milioni di copie vendute. Ottengono riconoscimenti prestigiosi tra cui una nomination ai Grammy Awards, nella categoria "miglior artista dance" e un premio ai World Music Awards di Montecarlo come miglior gruppo italiano nel mondo. Nel 2002 il trio consacra il suo successo anche in Italia, staccandosi dalla scena dance e partecipando al Festival di Sanremo con la canzone "Quelli che non hanno età", tormentone indiscusso dell'estate che aprirà le porte al nuovo album "EIFFEL 65". Nel frattempo Gabry si riavvicina ai club, pubblicando il suo primo album da solista "GABRY PONTE" (album di cui parlerò nel seguito). I suoi primi singoli "Time To Rock" e "Geordie" raggiungono i vertici delle classifiche e lo porteranno nell'arco di un anno a diventare uno dei DJ più popolari d'Italia. Gabry inizia a lavorare a Radio Deejay. Nel 2003 la sua "Danza Delle Streghe" è ancora una volta numero uno in tutte le club chart italiane. Nello stesso anno Gabry collabora alla realizzazione del progetto "Haiduchii" producendo il remix che porterà la canzone degli O-Zone "Dragostea Din Tei" al numero uno delle classifiche di vendita di tutta Europa. Agli inizi del 2004 esce "DOTTOR JEKYLL & MISTER DJ", il secondo album di Gabry, da cui sarà estratto anche il singolo "Figli Di Pitagora" cantato da Little Tony, famosa rockstar internazionale degli anni 60. Ottobre 2004. Nasce Yeman, un nuovo progetto dance-pop creato da Gabry in collaborazione con T. Castigliani, P. Esposito e L. Ventafridda. La loro "Sin Pararse" si preannuncia il nuovo tormentone per l'estate 2005! Questo nuovo singolo è un brano grazioso, cantato da un bambino spagnolo di 8 anni in stile reggae di Papa Winnie. L'inconfondibile suono di Gabry Ponte completa l'opera. Ecco un pezzettino di testo di questa canzone:

"You simply have to sing a song, any happy song, and your troubles turn into a smile. There is no need to live of living in this way in a bad mood, day by day. Happiness is something you can get easily, things are the way you just want them to be", ecc. ecc.

Mi dispiace per chi non abbia molta familiarità con l'inglese e lo spagnolo, perché dopo il testo in inglese, la canzone continua in spagnolo (parte cantata dal bambino). Direi che potrebbe essere una buona opportunità per applicarsi allo studio di queste due lingue. La canzone è carina; tutto sommato sono carine e anche molto saggie tutte le canzoni di Gabry Ponte, ma anche quelle degli Eiffel 65. Torniamo a Gabry. Lui (ritenuto figlio dei Depeche Mode) e Giorgio Prezioso (un altro DJ italiano - di Roma - anch'egli di fama internazionale) conducono a Radio Deejay il programma di musica dance "Alla discoteca", in onda tutti i sabati sera. È proprio da questo programma che Gabry prende spunto per la creazione della sua nuova compilation "DJ SET", uscente nell'Aprile 2005.

Una compilation dance, naturalmente, contenente 24 tracce di autori diversi. Alcune di esse sono le canzoni già trasmesse (ma in forma completa) nel suo programma radiofonico, altre, invece, sono assolute novità. È da ricordare che la compilation contiene la stessa "Sin Pararse", come ciliegina sulla torta, per coronare il successo di un così grande artista dance di proporzioni davvero colossali, più di quanto si immagini. Ma non è della compilation "DJ SET" che devo esporre la mia opinione, né tantomeno della sua interessantissima "DOTTOR JEKYLL & MISTER DJ" (chissà, forse un giorno... mi capiterà di farlo). Invece devo esprimere la mia opinione (scusate se lo faccio solo ora) sul primo album da solista del nostro Gabry Ponte, che si intitola proprio come il suo autore, "GABRY PONTE". L'album dell'omonimo DJ torinese esce il 31 Ottobre 2002. Esso contiene i primi tre singoli ("Got To Get", "Time To Rock" e "Geordie") e dieci nuove canzoni. Come ho già accennato, il cd in questione è molto complesso da capire, molto articolato, vario e incredibilmente... perfetto nelle caratteristiche musicali, sonore che lo caratterizzano.

Analizziamo l'album, ovvero il suo contenuto, più da vicino. Innanzitutto i brani che lo costituiscono sono 13 (di cui, come ho già anticipato, tre sono i singoli e 10 le canzoni nuove). Essi sono, in ordine: 1) The Man In The Moon 2) Geordie 3) Got To Get 4) Sharm Café 5) Time To Rock 6) Always On My Mind 7) Waterfall 8) De Musica Tonante 9) My Butterfly 10) Le Voyage 11) Memories 12) Midnight 13) Terra Libera
Tutti i componimenti di Gabry Ponte sono meritevoli di approfondimenti, tutti hanno una loro storia, un'origine ben determinata da ricercare nelle particolari situazioni che hanno spinto il DJ alla loro paziente, minuziosa e particolareggiata creazione. Ciascun brano andrebbe studiato per mesi, andrebbe capito fino in fondo (tanto non ce la farebbe nessuno, se non l'autore stesso dei brani) ma in questo modo si perderebbero il piacere e le emozioni, davvero uniche, che si provano ogni volta che ascoltiamo i brani di questo album. Infatti ogni singolo componimento va ascoltato meno volte possibile, cioè tre - quattro volte massimo, ovvero per quel tempo sufficiente alla memorizzazione anche parziale di un frammento più o meno ampio di un suo brano. L'ascolto ideale dovrebbe avvenire ad occhi chiusi, completamente al buio. Così facendo la nostra immaginazione è posta nelle condizioni migliori per vagare nell'infinito universo mentale che ci fa viaggiare in ogni dove, ci fa visitare posti di cui non siamo mai stati a conoscenza ma che la nostra fantasia ha - a nostra insaputa - già visitato innumerevoli volte. Quando ci troveremo ad affrontare una situazione qualsiasi, anche la più banale, non vi verranno altro in mente che le canzoni di Gabry Ponte. Saranno penetranti, continue, avvincenti, persistenti, incessanti e, nello stesso tempo, dolci, profonde, necessarie.

Per questioni di... pazienza da parte dei lettori (scusatemi ancora), mi limito ad illustrarvi più nel dettaglio i tre primi singoli presenti nell' album "GABRY PONTE". Il primo singolo lo si incontra, in ordine crescente nella lista delle tracce musicali, al n. 2; è "Geordie". "Geordie" è la cover di un pezzo di Fabrizio De André contenuto nell' album "Nuvole Barocche" del 1969. Le radici del brano, tuttavia, affondano nella storia, in quanto in quanto si tratta di una ballata appartenente alla tradizione del folk gaelico ed interpretata, fra gli altri, da Joan Baez giusto qualche anno prima dell'adattamento in prosa italica (per ragioni di metrica, i cervi da 16 diventarono 6) compiuto dal compianto musicista genovese. La scelta di essersi cimentato nel remake di un classico del rock sinfonico'70 ha premiato il DJ torinese, poiché essa si è dimostrata vincente. I versi vengono recitati alternativamente da una voce maschile calda e incisiva e da una leggera ed eterea ugola femminile, impegnata anche nei celestiali cori di complemento. I suoni sono quelli tipici dell'italian-dance-style, che creano nel loro complesso un arrangiamento molto ben calibrato, creando un'atmosfera un po' medievale un po' fiabesca che funge da ideale contorno all'intera composizione. In ordine crescente troviamo "Got To Get", secondo singolo di Gabry, qui posto come traccia n. 3. Si tratta di un successo irripetibile. Il brano è costanemente accompagnato da un incalzante break a capella + clapping con ritmica che diviene terzinata nell'ingresso a metà tarantella. In "Got To Get" la cantante Stefania Piovesan riprende tanto il rap di Leila K nel pezzo omonimo (by Rob'n'Raz) quanto la vocalist di 2Static in "Feel that beat". Il singlo da DJ solista "Got To Get" viene pubblicato nell'Ottobre 2001, terminata la tournée mondiale di oltre un anno insieme agli Eiffel 65. Il singolo raggiunge il primo posto della classifica di vendita dei singoli dance (Musica & Dischi) e i primi posti di tutte le dance chart delle radio italiane: #1 in Deejay Parade (Radio Deejay), Los 40 (Radio Italia Network), Discoparade (Discoradio), Heavy Rotation (Tam Tam Network), Top 50 (Musica & Dischi). Èa queato punto che la Universal Music si interessa all'artista e firma un contratto discografico per il territorio italiano. Passano appena due mesi e il DJ torinese sforna il nuovo singolo (il terzo) "Time To Rock", qui inserito come traccia n. 5. "Time To Rock" supera il successo del singolo precedente permanendo per diverse settimane al numero uno di tutte le classifiche dance (airplay e vendita), diventando il successo dance più richiesto nei club. Il brano "Time To Rock" apre con un beat electro 80s sul quale entra la cadenza aggressiva di Stefania Piovesan (la stessa che ha già cantato in "Geordie") a declinare le facili rime della canzone, prima in voce "telefonica", poi a piena ugola. Nel frattempo la ritmica è declinata sul classico cassa (137 bpm) & basso in levare, ideale per ospitare alcuni azzeccati inserti alla Brooklyn Bounce. Attualmente Gabry Ponte trasmette le sue sequenze mixate nel programma musicale notturno "Discoball", il primo spazio dedicato alla dance, in onda tutti i sabato notte (ovvero domenica mattina) da mezzanotte alle quattro a Radio Deejay con tutti i dj della medesima radio. Gabry Ponte mixerà personalmente dalle 02: 00 alle 03: 00. Inoltre, Gabry Ponte è in onda ogni settimana dal lunedì al venerdì, dalle 16: 00 alle 18: 00 su "Play DJ", sulle frequenze di Radio Deejay. Ci sarebbe molto altro da dire riguardo l'album "GABRY PONTE". Come ho già scritto all' inizio della mia opinione, ci sono cose che... è meglio vengano dette dalla musica, perché spesso le parole non servono... se hai accanto l'album di Gabry Ponte.

Un dj, un artista, un produttore, un talento naturale che qui mette in piena evidenza le sue grandi doti musicali, intellettive, artistiche. Al di là dei suoi componimenti, Gabry Ponte è un uomo che sa come rimanere nell'ambito dell' (nonostante le sue canzoni sembrino creazioni divine), perché è un ragazzo a modo, che sa comunicare con la gente, a cui piace il divertimento (il sano divertimento), che spesso si intimidisce come, ormai, solo in pochi sanno fare. Nessun produttore di musica dance è riuscito a darmi tanto.
Gabry ci è riuscito. Solo lui.

Elenco tracce testi e video

01   The Man in the Moon (05:04)

So they say he's there with the stars with his eyes in the dark
there's a man in the moon in the sky...
when it shines and you can see his face in the light he's the man
and he's there with the stars see, his eyes he's the man in the moon

02   Geordie (03:51)

[male voice]
Impiccherano Geordie con una corda d'oro
è un privilegio raro
rubò sei cervi del parco del re
vendendoli per denaro...

[female voice]
Impiccherano Geordie con una corda d'oro
è un privilegio raro
rubò sei cervi del parco del re
vendendoli per denaro...

Così lo impiccherano con una corda d'oro
è un privilegio raro
rubò sei cervi del parco del re
vendendoli per denaro...

Ah, ah, ah...

[male voice]
Impiccherano Geordie con una corda d'oro
è un privilegio raro
rubò sei cervi del parco del re
vendendoli per denaro...

[female voice]
Impiccherano Geordie con una corda d'oro
è un privilegio raro
rubò sei cervi del parco del re
vendendoli per denaro...

Così lo impiccherano con una corda d'oro
è un privilegio raro
rubò sei cervi del parco del re
vendendoli per denaro...

Ah, ah, ah...

[Both voices]
Così lo impiccherano con una corda d'oro
è un privilegio raro
rubò sei cervi del parco del re
vendendoli per denaro...

03   Got to Get (04:48)

04   Sharm Cafe (04:49)

05   Time to Rock (04:31)

This is the time to party this is the time to start it
this the time for all of you to move your body
this is the time to pump, this is the time to jam
this is the time for everyone to big bass slam
this is the time to love (uuuh)
this is the time for sex (uuuh),
this is the time for all of you to rock the discotex
this is the time to rock, this is the time to fuck
this is the time for everyone to dance and never stop.

Come on and rock, rock, rock.
This is the time to rock, rock, rock

06   Always on My Mind (04:43)

07   Waterfall (06:22)

08   The Musica Tonante (05:39)

09   My Butterfly (05:57)

Fly or never fly, across the sky fly forever fly my butterfly fly or never fly,
across the sky fly forever fly my butterfly everytime i close my eyes
i can fly across the sky i spread my wings i feel fine i see my world so blue
and no doubts i'd seel my life for a dream come true
live one day and then i'll die like a butterfly. I fly, i fly, i fly

10   Le Voyage (06:12)

Bonsoir mes amis on est parti ou la la oui oui
qu est - ce que c'est ou est - ce que on va
le voyage c'est un reve c'est une chance.
Bienvenus sur la piste de danse voyage voyage en etant ici
everynight i feel where i want to be voyage voyage on entend le vent
everytime i fly when i close my eyes and show mw the way.
Everyday je reviens de mon voyage

11   Memories (05:37)

12   Midnight (06:35)

13   Terra Libera (05:39)

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