Alex Cross (interpretato da Morgan Freeman, che riprenderà questo ruolo in futuro) è un detective che se la deve vedere con un maniaco soprannominato 'Casanova' (lui stesso si reputa così), con il malsano hobby di rapire giovani e brillanti studentesse per crearsi un circolo dell'arte. Insomma, tipo la setta dei poeti estinti, con la piccola differenza che le membre, se non soddisfano il nostro Casanova, vengono legate in un albero e... beh uccise. Casanova ha rapito anche la nipote del nostro Alex, il quale, giustamente preoccupato per la incolumità della nipote, e con l'aiuto di una ragazza che è riuscita a scappare a Casanova, riuscirà a venirne a capo.

un thriller buono alla fin fine, ma che sfortunatamente perde un po' all'incontro finale tra Cross e Casanova. Il killer cerca di farsi sparare da Cross dicendogli quanto si è divertito con la sua nipote, ma a mio dire la cosa non funziona per un semplice motivo: noi abbiamo maggiormente visto cosa Casanova faceva alla ragazza che è riuscita a scappare, alla nipote di Cross massimo massimo faceva suonare il violino (egregiamente, oserei dire). Insomma, dovremmo immaginarci cosa le ha realmente fatto il maniaco, e comunque Casanova non vi risulterà così insopportabile come la sceneggiatura vorrebbe vendervelo.

In cambio Alex se ne viene fuori con una ottima trovata.

Quindi nonostante gli inseguimenti siano ben fatti, e il cattivo un buon cattivo, il film non riesce nel suo intento principale, ovvero farvi risultare il cattivo un maledetto cane da sopprimere (perdonate i termini).

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