Eh siì! a questo grande (artista) mancava il live, è anche nel titolo ci ha piazzato il cuore, ma in realtà ad ascoltarlo ci vuole lo stomaco!! Parliamo del ennesimo prodotto immondizia di Gigi D'Alessio, (purtroppo non è l'unico) cantato in piazza del plebiscito in mezzo ad una marea di cultori musicali. Il fenomeno D'Alessio è stato costruito ad arte come molti lagnosi neomelodici napoletani, si parte dai matrimoni, si incontra il boss discografico, poi quello naturale (i finanziamenti servono) si prende il re dei testi analfabetici, un certo D'Agostino che scrive per D'Alessio, si fa un po' di pubblicità per un partito che distribuisce contratti con gli italiani, si aspetta il momento giusto ed è fatta!! Inviti in rai tamurriate varie ecc. . Poi il resto và da sè venderebbe anche un muto in quest'italia sempre più ignorante!! Così il nostro eroe fa, conserva aspettando momenti più duri, in questo album ospiti d'eccezione, nonchè poveri decaduti, cito Lucio Dalla che è passato dal De Gregori di Banana Republik allo squallido teatrino D'Alessiano! Tutte comparse al cospetto di sua maestà che non perde occasione di parlar male di colleghi come Pino Daniele, che si decaduto anche lui ma sicuramente non paragonabile a uno come D'Alessio.
Vogliamo parlare delle canzoni di quest'album?? C'è poco da dire, canzoni scritte in maniera orrenda, testi da quinta elementare, banalità, solite storielle amorose da vomito, insomma per la new generation allergica alla buona musica. Ma in fondo è questo che il pubblico vuole è che se lo tenga ben stretto. Chi ama la Musica quella vera riserverà a D'Alessio ed al suo album il posto che merita, nella spazzatura.
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