Si tratta dei quattro romanzi che hanno come protagonista Duca Lamberti, dottore radiato dall'ordine dei medici per aver commesso eutanasia. L'autore è il grande maestro del giallo italiano, Giorgio Scebarnenco.

I titoli: Venere privata, Traditori di tutti, I ragazzi del massacro, I milanesi ammazzano al sabato.

Benché siano quattro romanzi con indagini diverse, i protagonisti principali sono sempre gli stessi. L'ambientazione è la Milano degli anni 60/70. Una Milano ricordata più per la denominazione delle strade con i numeri civici, che per la descrizione letteraria dei posti.

I casi di cui si occupa l'eroe investigatore, dott. Duca Lamberti, sono storie dure, drammatiche, piene di rabbia, ma anche di tanta empatia e umanità che ci fanno scoprire il mondo del crimine in tutte le sue forme più abbiette: droga, prostituzione, sfruttamento, malvagità della più esasperata, soprattutto nell’ultimo romanzo della saga.

La quadrilogia parte con una bellissima storia di amicizia tra l'investigatore Duca Lamberti e un ragazzotto distrutto dal senso di colpa, che affoga nell'alcolismo, per la morte di una ragazza. E' in questo primo romanzo che prendono forma tutti i personaggi cardine che ritroveremo anche negli altri tre, qui conosciamo la tempra investigativa del protagonista e dei suoi metodi investigativi: indagini condotte con molto senso pratico, senza psicologismi esasperati sui personaggi. Interrogatori e speculazioni dialettiche sono seguite subito dall'indagine sul posto, in giro per Milano: se si è di Milano o si conosce la città risulterà particolarmente divertente seguire e riconoscere le strade che vengono citate.

Si procede così per gli altri tre romanzi, ma è un crescendo di brutalità e malvagità che si apre ai nostri occhi.

I ragazzi del massacro è il potere di una mente perversa e "persa" nell’istigare un manipolo di reietti della società, i ragazzi del massacro appunto, nel commettere uno scempio sul corpo di una giovane donna di inaudita violenza.

Ma si scende davvero negli abissi degli inferi criminali, dello sfruttamento e nell’annullamento della persona nell’ultimo romanzo, forse il capolavoro in assoluto della saga. Il male qui è davvero meschino, è il tuo amico confidente che approfitta di te, entra nella tua vita di dolore, ma dignitosa, per spingerla nell’inferno. Senza un apparente motivo, solo per approfittarsi del più debole, solo per "sfruttare" in profitto il dolore e il disagio.

Consigliatissimi.


  • Workhorse
    27 ago 14
    Recensione: Opera:
    Ho letto solo Venere Privata, probabilmente uno dei migliori gialli italiani di sempre
  • Iwouldie4U
    27 ago 14
    Recensione: Opera:
    Cerca di recuperare anche gli altri tre della saga, credo non te ne pentirai. Grazie per il commento!
  • gnagnera
    27 ago 14
    Recensione: Opera:
    Uno dei migliori autori noir italiani di sempre, non a caso dai suoi racconti sono stati tratti i fil capolavoro di Di Leo. Mi mancano i primi due li recupererò di sicuro
  • Recensione: Opera:
    Di lui ho letto tutto, (purtroppo ho comprato anche due antologie non sapendo che per campare scrivesse racconti per Donna Moderna - o simili - e quindi mi son ritrovato con degli Harmony in nero). Volevo solo aggiungere che anche se hai citato Milano nel testo, parli di strade e non di mentalità. La "milano che lavora" la "milano che fa", il "boom economico" eccetera sono è i protagonisti principali di questi libri, più di Lamberti e più di chiunque altro. Li ho letti una marea di tempo fa, di sicuro leggerli ora in questi tempi di crisi e dove il 70% delle zone industriali sono abbandonate, farebbe un effetto strano.
    • Iwouldie4U
      27 ago 14
      Hai ragione, ci sono sicuramente altre particolarità degne di nota. La mia recensione voleva essere più un apripisita su questo sito, visto che Scebarnenco non era stato ancora recensito.
  • Recensione: Opera:
    PS Sciascia gli molla parecchie piste, però comunque Giorgenco è la mia seconda preferenza italiana della prima repubblica.
  • axel
    31 ago 14
    Recensione: Opera:
    Di lui ho letto "I Centodelitti", "Milano Calibro 9" e "I Milanesi Ammazzano il Sabato". I primi due sono raccolte di mini racconti, delle volte che durano poco più di una pagina, altalenanti nella qualità ma complessivamente buoni (soprattutto il secondo), il terzo è un piacevolissimo noir.
  • shark
    10 set 14
    Recensione: Opera:
    Best titolo eva...cmq si dai..

Ocio che non hai mica acceduto al DeBasio!

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