Giulio Mozzi torna in libreria con un suo libro dopo aver passato gli ultimi anni a far pubblicare libri di altri, e dopo aver lavorato ai progetti editoriali più disparati. Lo fa con un libro molto particolare, dato che "Sono l'ultimo a scendere (e altre storie credibili)" presenta una serie di racconti brevi e brevissimi che Mozzi ha pubblicati online prima su giuliomozzi.com e poi su vibrissebollettino.net, dove tra l'altro sono tutt'ora disponibili.

In questo libro Mozzi racconta di un suo verosimile alter ego letterario, che si chiama come lui e fa più o meno quello che fa lui: sale e scende da molti treni (generalmente Eurostar tra Padova e Milano), legge libri di ogni tipo, riceve parecchie telefonate, ha a che fare con diverse scocciature, incontra persone e personaggi di ogni tipo. Storie e storielle pervase da una comicità e da un'ironia taglienti, da cui emerge un'Italia minima fatta di persone e di particolari con cui abbiamo a che fare tutti i giorni, spesso senza neppure rendercene conto. E' facile riscoprire tanti piccoli ricordi personali tra le pagine di questo libro, dato che Mozzi presenta un campionario umano assolutamente trasversale capace di raccontare in maniera chiara e lucida la quotidianità di questo Paese.

Un libro divertente, fatto di storie a volte appena abbozzate ma scritte sempre benissimo e, particolare che rende ancora più gustosa la lettura, sospese sempre al punto giusto: storie che riescono a sorprenderti e ad emozionarti pagine dopo pagina, lasciandoti un sorriso divertito sulle labbra. Illuminante poi l'ultimo capito del libro, in cui Mozzi spiega con una lucidità che quasi spaventa come è nato questo suo diario minimo itinerante (anche questo testo è online, lo trovate qui).

Un libro da leggere preferibilmente in treno.

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