You, ultimo disco della trilogia Radio Gnome Invisible.
Daevid Allen, già in passato abitante del pianeta Soft Machine, è tra i musicisti più enigmatici e folli dell'era moderna.
In parte hippie, un pò freak, dalle tendenze schizoidi e paranormali, ci diverte, ci affascina.
Tra sghembi folletti, teatrini dell'orrore a la "Eraserhead", free jazz e colorata ironia, il mondo dei Gong è un cilindro di celeidoscopi magici, coriandoli sferici, e nuvolette non-sense.

Sempre in bilico, psycho-deliche, vagamente orientaleggianti, le tracce di questo piccolo gioiello giocano a mischiare le carte e ci immergono in un carnevale infinito, popolato di tardi sciamani e boschi interstellari.

Dalle parodie di "A P.H.P.'s Advice" ai rituali eyeswideshut di "Master Builder" di voci-oracolo post era glaciale, dalle crescite esponenziali super fiche di "A Sprinkling of Clouds" (ascoltate questo capolavoro) con i suoi sample & hold di synth impazziti e fuzz alla chrome alle ascesi dal sapore dub di "The Isle of Everywhere"...

Si, siamo in un cartone animato, zappiano-barrettiano mega collage e chi ne ha più ne metta!

You are I or I am you?

Gong, You. 

Carico i commenti...  con calma