Greg Iles
La Regola del Buio

John Waters è sposato con Lily, e assieme crescono Annelise in una quotidianità non esattamente al fulmicotone, ma se non altro quieta, ordinata, ordinaria.

Dentro di sè il protagonista, professionista con incarichi di responsabilità, in fondo non pago dei tanti risultati raggiunti, rimpiange senza ammetterlo Mallory, vecchia fiamma di quelle che non si scordano e chi ti scarabocchiano in maniera indelebile l'anima.

Poi arriva l'affascinante Eve, bella, insaziabile, e per John è il caos.

L'autore di questro libro gioca con la dicotomia tra l'ordinario (indicativa la scelta del nome: ordinarissimo "John") e il trasgressivo appagante ("Eva", non a caso), con una classe e uno stile da fare invidia. Raramente nelle mia lunga carriera di appassionato lettore in cerca di trame di spessore, mi sono ritrovato a non credere a ciò che leggevo, a non poter smettere di non crederci, nemmeno dopo aver letto e riletto alcuni passaggi.

Iles gioca con gli istinti di tutti noi, poi descrive in maniera sublime le perversioni di tutti noi, quelle che sconvolgono la vita del protagonista, e che quasi ognuno, infondo, vorrebbe provare, almeno una volta. Poi esagera, con l'intreccio e la suspense, sfiorando il paranormale, e allora tu lettore che non ci stai a farti prendere per i fondelli con i trucchi da prestigiatore godi, perchè dici: va beh con l'occulto si giustifica tutto...

E invece no... perchè poi volti pagina e tutto l'occulto che occulto non era trova una spiegazione razionale talmente logica da farti capire che l'autore, ancora una volta, ti ha gabbato. E allora non ci stai, e continui a leggere perchè tu sei un lettore come non ce n'è, quindi alla fine vuoi avere ragione, e lo scrittore non può essere così bravo, non può prendersi gioco di te, così' impunemente... e arrivi in fondo che nemmeno te ne accorgi.

Iles ha talento, ma non ha più raggiunto i livelli di questo libro, a mio parere. Ho rincorso gli altri scritti per farmi travolgere di nuovo, senza riuscirvi (rientriamo nella normalità della buona narrativa, intrigante e ben scritta, ma senza grossissime pretese).

Ma questo libro mi ha davvero spacato, e lo consiglio a tutti.