Il canto del cigno. Ecco la descrizione perfetta per questo album. Ecco l'ultimo lavoro prima dello scioglimento di un gruppo, che dal vivo è sempre riuscito a tirare fuori la parte migliore di sè. Un gruppo che ha messo a segno diversi singoli, ma che non è mai riuscito a fare quel salto di qualità in più.

Quattro persone il cui unico obiettivo è sempre stato quello di fare del sano rock, energico, genuino. Orecchiabile. Ma piacevolmente ascoltabile, soprattutto grazie alla voce della cantante Sandra Nasic, capace sia di graffiare ma anche di cullare. Un album che va ascoltato quando si è sotto le coperte, i pensieri corrono veloci nella testa, prima di cadere nelle braccia di Orfeo. Canzoni come "You Can't Stop Me", "Dick" e "Kiss The Down" sono in classico stile Guano Apes, facilmente riconoscibile se si possiede uno dei due lavori precedenti. Buona ritmica, ottima chitarra e basso, condita con una voce calma e incazzata al tempo stesso.

Canzoni che ti sanno caricare, che ti fanno sognare (e anche piangere..) come "Pretty In Scarlet" ,"Quietly" o "Electric Nights". Poi il quartetto si scioglie decidendo di intraprendere delle strade diverse, dopo avere sfornato canzoni come "Lords Of The Board", "No Speech" e la cover di "Big In Japan". D'altronde lo hanno detto loro stessi. Si cammina su una linea sottile, dove si rischia di cadere, e che improvvisamente tutto finisca...


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