Di solito, quando decido di parlare di un film su Debaser, si tratta o di un grande capolavoro oppure (più raramente) di una tragica ciofeca. Con questa recensione di Con gli Occhi dell'Assassino, invece, esprimo il mio parere su un film assolutamente evitabile ma pur sempre guardabile e godibile. Ma partiamo dall'inizio.

Con gli Occhi dell'Assassino è un film del 2010 diretto da Guillem Morales e prodotto da quel gran geniaccio (definizione assai opinabile, lo so) di Guillermo del Toro. La prima volta che lo vidi fu proprio nel 2010, al cinema, con qualche amico. All'epoca ancora non ero appassionato di cinema (nè, tantomeno, di horror) e mi divertii molto a vederlo. Per riassumere in poche parole la trama: Julia e Sara sono due gemelle affette da un problema di vista che le conduce, lentamente, alla cecità. Il film si apre con il suicidio di Sara, ormai disperata a causa della sua malattia. Julia, però, non può accettare che la sorella abbia compiuto un tale gesto, così decide di investigare. Ciò che la aspetta è ben al di là di ciò che avrebbe mai potuto sospettare.

Non posso mentire: questo film è pieno di difetti, soprattutto a livello di sceneggiatura. Buchi di trama, colpi di scena scontati e, a volte, un po' forzati, personaggi non molto approfonditi: insomma, agli occhi degli appassionati, questo film potrebbe sembrare una mezza schifezza, salvata solo dalla più che buona qualità della regia di Morales, che riesce ad avere delle idee azzeccate, che riescono a mettere in ombra le pecche di scrittura. Tutta la tensione che nasce nello spettatore non proviene, dunque, dalle idee di sceneggiatura, quanto da quelle artistiche, come il non mostrare mai i volti, quando Julia diventa cieca, o come la realizzazione delle scene al buio. Su quest'ultimo aspetto voglio soffermarmi per un istante: una tristissima moda del cinema moderno è quello di rendere le scene al "buio" molto luminose. Quando in un film un personaggio è costretto a muoversi al buio, lo spettatore è perfettamente conscio di ciò che circonda il malcapitato ed è costretto ad assistere ad una quasi comica situazione in cui una persona finge di non vedere nulla, pur essendo in piena luce. Morales, invece, fa una cosa tanto semplice quanto, evidentemente, non ovvia, come già fece circa 6 anni prima James Wan con il primo capitolo della saga di Saw: spegne la luce e nessuno può vedere. Né i personaggi né lo spettatore.

Con gli Occhi dell'Assassino non è un film dal quale pretendere chissà cosa: è un semplice film da guardare a cervello spento. Un semplice film commerciale con l'unico scopo di intrattenere lo spettatore. Un prodotto destinato alla massa che guarda film solo per passare un'oretta e mezza senza impegnarsi troppo, come il 90% delle opere cinematografiche contemporanee. La fortuna di questo film è quella di essere stato realizzato in Spagna, paese in cui il livello del cinema commerciale è assai elevato, così come in Francia e Inghilterra, che sono i tre paesi europei, a mio parere, con il miglior cinema di genere (inutile menzionare il capolavoro francese "Martyrs").

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