Henri Georges Clouzot.

Curioso che su Debaser, prima di questa recensione, ci sia la moglie Vera Clouzot (con la foto di una mucca) e non Henri.

Clouzot è stato un grandissimo regista, uno dei maggiori esponenti del noir francese, genere che farà scuola ma che non sarà mai superato rispetto ai canoni dell’epoca.

Meno noto di quanto meriti, forse a causa della censura che lo ha sempre osteggiato, il cinema di Clouzot rappresenta tra l’altro la faccia nascosta, feroce e cinica di certa borghesia francese di quei tempi.

Si veda a tal proposito lo straordinario “Les diaboliques” del 1954 che gli valse il titolo di Hitchcock francese.

Tratto da un romanzo di Boileau & Narcejac (pare che H. G. Clouzot riuscì ad acquisirne i diritti poche ore prima del sommo Alfred) I diabolici è un noir davvero eccezionale, soprattutto per quanto riguarda l’intreccio e i numerosi ed inaspettati colpi di scena.

Forse mai mi è capitato di ravvisare colpi di scena così incredibili, tanto che, nei titoli di testa del film si raccomanda vivamente allo spettatore di non rivelarne nella maniera più assoluta i particolari e soprattutto il finale.

Sono tre i protagonisti.

Vera Clouzot è Christina Delasalle la direttrice di un collegio. Christina è malata di cuore.

Paul Meurisse è Michel Delasalle il marito, quindi il preside della scuola. Ha sposato la moglie solo per interesse. Michel è crudele, spietato ed aveva perfino un’amante.

Simon Signoret è Nicole Horner. Nicole insegna nel collegio. Nicole era l’amante di Michel e Christina lo sa…

Entrambe odiano profondamente Michel e Nicole, forte e risoluta, convince Christina, fragile, sottomessa al marito e come già detto, malata di cuore, ad uccidere Michel.

Il piano, che non rivelerò, è diabolico e perfetto ma…

Un film imperdibile, magnifico.

Se siete interessati a vederlo non andate su wikipedia.

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