Belve assetate di colore ("Donatello tra gli animali selvatici" 1905, Louis Vauxcelles)

Umanamente son esistiti ben pochi movimenti, in tutti gli ambiti, artistici, sociali, culturali etc. etc.,  la cui durata è stata inversamente proporzionale alla loro influenza e importanza come quello dei "Fauves": in poco meno di 3 anni (1905-1907) di esistenza, finita con il collasso del "progetto" causa mancanza di un programma artistico organico, Matisse, Vlaminck, Derain, citando i più importanti, il movimento ebbe moltissimi esponenti,  infatti riuscirono a porre le basi per una prima seria messa in discussione dell'Impressionismo, pur condividendone molti aspetti come l'esposizione della luce, contribuendo quindi a segnare un primo confine tra Arte Moderna e Arte Contemporanea e quindi a gettare le fondamenta su cui l'Espressionismo basò le sue "fortune". Fondamenta tecniche soprattutto perchè concettualmente il fauvismo mancava dell'ansia "esistenziale" e sociale di cui l'Espressionismo, in primis quello tedesco, si nutriva.

Eccessivi nella scelta dei colori e minimali nel ridurre all'essenziale forme e prospettive i "fauves" si nutrivano di visioni immediate dei soggetti e non di raffigurazioni naturalistiche degli stessi ponendo l'accento non sul significato ma sull'esplosività dell'apparire esterno. Questo disordine fu una vera e propria bomba ad orologeria destinata a scuotere, smembrandolo, lo stesso movimento ma anche ad innescare la reazione "ordinata", termine che, ricordo, non è in contraddizione con "avanguardia", e per molti versi antitetica, che proiettò il, quasi, contemporaneo Cubismo ai fasti degli anni '10 e '20: cosa curiosa sembra che il termine "Cubismo" fu coniato proprio da Matisse.

Un animale sensibile "Quello che ho sempre sognato è un'arte dell'equilibrio, della purezza e della serenità, senza niente che affligga o disturbi..." Anni '20, Henry Matisse)

Riguardo la biografia di Matisse preferisco, per motivi di spazio, rimandare al link che allegherò alla recensione, invece è più interessante capire come l'eccesso visivo dei "fauves" fosse una vera e propria dichiarazione d'amore per gli aspetti positivi della natura e della vita: questa "filosofia" accompagnerà il pittore francese anche dopo la fine dell'esperienza del Fauvismo, sia nell'età matura in cui si dedicherà a trovare una "risposta naturale" e contraria, pur essendone affascinato, al Cubismo sia nel crepuscolo della vita in cui esplorò nuove sensazioni esotiche e sensuali: fino alla morte (giunta a quasi 85 anni) Matisse lavorò, pur come vedremo in condizioni di inabilità, gioioso, sereno e affascinato dalle potenzialità del colore, della luce, della natura e della vita. 

Gouaches découpés ("Dipingere con le forbici" Anni '40, Henry Matisse)

Negli ultimi anni di vita Matisse era stato afflitto da molti problemi di salute che, causa pure l'età avanzata, l'avevano costretto tra letto e carrozzina ma la sua instancabile curiosità e voglia di cose nuove l'avevano portato a sperimentare un nuovo modo di "dipingere" o meglio di fare arte: con dei ritagli di carta dai colori intensi e brillanti realizzò dei collage (gouaches découpés) che raffiguravano composizioni di carattere astratto. L'uso delle forbici gli permetteva di stancarsi meno con tavolozza e pennello ma di ottenere risultati ancora una volta sorprendenti per positività e per senso di purezza ed equilibrio, pur con l'uso di tonalità spesso contrastanti tra loro. Un centinaio di queste composizioni, anche se Matisse preferiva la locuzione "disegnare nel colore" finirono, in versione stampata ovviamente, gli originali sono sparsi in vari musei e collezioni private, in "Jazz" un libro, edito in versione limitata nel 1947

Le ispirazioni di "Jazz" venivano dai saltimbanchi, dal teatro, dalla musica, dalla mitologia e confermarono l'inesauribile creatività, confermata anche dalle note personali allegate alle immagini, del maestro: alcune come "Icarus" o "Sword Swallower" sono diventate vere e proprie icone sia della "cultura alta" che della "cultura bassa". Ovviamente le versioni originali dell'edizione limitata sono introvabili, perchè probabilmente "smembrate", ma se qualcuno di voi ha un'ottantina di euro da spendere in librerie specializzate ma anche su Internet si trovano le "ristampe" se non fedeli nell'edizione almeno onnicomprensive delle composizioni. 

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