Sesto album della band, ultimo con la storica cantante Geike Arnaert, e primo con l'etichetta discografica PIAS dopo l'abbandono della Sony.

Momento delicato quindi per formazione europea, che nel 2007 abbandona l'evoluzione orchestrale avvenuta e torna alle radici strettamente trip hop ed elettroniche degli esordi con The President Of The LSD Golf Club.

Il titolo leggermente criptico è una buona presentazione dei contenuti.

Il mellotron accompagna molte melodie all'interno di trascinanti ballate ipnotiche e misteriose. Stranger e Gentle Storm ad esempio, sembrano uscite dal decennio precendente, e conquistano proprio con la misteriosità già citata.

Ascolti la musa belga addentrarsi con un pizzico di sensualità e velato misticismo in territori fuori dai radar. Col magnetismo delle note giuste vieni trasportato tra i fili dell'amplificatore, rincorrendo al rallentatore la dama straniera.

Toni da lolita che guarda i satelliti e delusioni amorose paragonate alla gentilezza delle nubi che scorrono.

L'artificiosità sonora affiancata ad una ricerca di attenzioni nei testi, dal primo ascolto evidenzia meno voglia di arrivare alle radio e più introspezione da parte del trio. Troverete nella sempre presente chitarra in sottofondo, la mano che tira giù il morale ad un livello umano considerevole.

Tra i più grandi album degli anni 2000, e tra gli ultimi maggiormente rappresentativi di una certa sensibilità elettronica.

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