Houwitser è il nome di un vecchio cannone.
Houwitser è anche il nome di un gruppo di ragazzi olandesi che superano il fatidico terzo album e arrivano alla quarta perla. Band formata da qualche componente dei Sinister ( gruppo ormai andato letteralmente a puttane con gli ultimi due album ).
Inizio subito dicendovi che Damage Assessment è veramente un bel cd che nessun amante di sonorità brutali dovrebbe lasciarsi scappare. La produzione è migliorata di molto rispetto al precedente "Rage Inside The Womb" e con l'abbandono del secondo chitarrista le composizioni delle songs sono un po' meno intricate ma pur sempre dirette e mai banali.
I quattro propongono un artwork un po' fastidioso per il recente vento di guerre scaturito in questi anni visto che si presentano vestiti tutti con delle uniformi e dei cinturoni muniti di proiettili. Perdipiù non si possono non notare le foto del cantante durante le sessioni live che indossa un passamontagna. Oltre alle liriche che in molti punti presentano riferimenti alla guerra la ciliegina sulla torta è la copertina dove compare uno sfarzoso cannone.
Ma oltre a parlarvi di queste cose che sono minimi particolari andiamo a parlare dell'album.
Arriva subito poderosa e ben calibrata l' apertura con "Liquidate The Venomous". Altre song veramente brutali sono "Paradise To Purgatory", "Clean Till The Bone" o come non ricordare penso il punto migliore in assoluto dell'album "Skineater".
Questo cd è veramente godibile tutto senza mai punti insipidi o stancanti. E quello che colpisce di più è che questo non è un album molto aggressivo parlando di velocità o pesantezza voluta a tutti costi delle composizioni. Infatti il cd non è quasi mai su ritmi veramente brutali anche se qualche sfuriata grind è presente qua e là.
Quello che mi colpisce veramente è che da quando si inizia l' ascolto sembra veramente di entrare in guerra. L'album ha come intro degli spari e cannonate che sono presenti anche all' inizio di ogni successiva canzone e ad ogni suo fine. Sembra di avere davanti a voi un panorama selvaggio che viene interrotto ogni volta dall' entrata distruttiva di questo gruppo.
Una band capace di farti addentrare nella propria visione musicale. Non si può arrivare a dire che si tratta di un capolavoro ma un 8 spaccato se lo meritano.
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