Tra le varie perle nascoste del decennio 80 "Koda", degli Inglesi "In The Nursery", è senza dubbio una delle più originali. Il loro progetto era quello di unire i pieni orchestrali e le partiture della musica classica con il suono freddo e minaccioso dei synth. Praticamente quello di dare vita ad una vera e propria "orchestra sintetica". L' impresa è ardita, e al dire il vero anche un pochino troppo ambiziosa, ma la capacità dei gemelli Humberstone di destreggiarsi tra gli arrangiamenti più disparati dimostra che il risultato è un album molto originale, distante anni luce dal panorama "sintetico" di quegli anni.

Il clima che si respira è apocalittico, l' impeto furibondo dei loro ritmi e la potenza delle loro scariche elettroniche sono veramente impressionanti. (nota: se avete un impianto hi-fi degno è arrivato il momento di vedere quanto vale...). Si viene quasi travolti dagli episodi più tumultuosi del disco. Si prenda ad esempio la traccia n.7 : il titolo, "Scherzo", è per davvero una presa in giro, tanta è invece la forza dei timpani che lo devastano, con i tamburi solenni a scandire il ritmo e le impennate di synth in "staccato" a completare questa convulsione elettronica. La cupa e minacciosa "Ascent" esprime al meglio invece la "summa" della loro arte: droni funerei accompagnati da violini solenni si alternano durante i sette minuti del brano con un celestiale tema di tastiere e carillon, tappeto ideale per un' eterea voce femminile che declama versi in francese. Ma "Koda" vive anche di brevi frammenti in bilico tra ambient e new-age, ideali per spezzare la tensione drammatica dei temi principali. Meravigliosa dimostrazione di ciò è il flauto pastorale della splendida "Kotow", che disegna distese sconfinate di pianure al tramonto e regala profumi di solitudine. In bilico tra le tempeste emotive e le brevi distensioni si pone il bellissimo tema di tastiere e archi pizzicati di "Burnished Days", interrotto da brutali tamburi militari e impreziosito nuovamente dall' angelica voce di Dolores Marguerite C., unitasi al gruppo nel 1987.

I gemelli Humberstone coniarono un linguaggio forse unico, che ripreso in termini maggiormente "ascetici " e meno "Wagneriani" avrebbe dato vita al fortunato filone "gothic" degli anni 90. Resta a noi un' opera lucente ed irripetibile, "viva" più che mai nel filone universale della buona musica.

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