Torno a parlare di un lavoro che trova vita in terra pugliese.
Dopo aver parlato di "Trickle Down" degli Human Slaughterhouse, mi dedico ai loro compaesani Intracranial Purulency ed al loro EP "Enthroning the Massacre".

Qui siamo sicuramente su frequenze più estreme, anche se la traccia scelta come intro ci tiene ancora lontani da tale definizione, essendo composta da alcuni versi singolari che parlano di sostanze utilizzate prevalentemente per cure psichiatriche, assunte da un individuo che a quanto pare fa una brutta fine, con il terminare della traccia.

E' solo con "Raping Rotten Corpse" che ci rendiamo conto di che pasta son fatti i connazionali. I riff di chitarra ci fanno subito capire che non si scherza, iniziando in modo ossessivo, coadiuovati da una sezione ritmica che calza a pennello. La voce, caratteristicamente growl, è la ciliegina sulla torta, trasformandosi all'occorrenza in un pig squeal ben controllato e scandito. Davvero interessanti il breakdown centrale e il bridge di basso elettrico.

"Anthropophagical Addiction" riprende egregiamente ciò che la precedente traccia aveva iniziato, lasciando intendere però una maggiore cura nella composizione, sia per la complessità che per la varietà: caratteristiche che si andranno a perdere nell'ultima "Blasphemous Priest Desecration".
In questo brano prevalgono i breakdown, pur lasciando spazio marginale a ritmiche ossessive dove basso e batteria vanno a braccetto, tirando fuori una gran potenza.

Insomma, la band dimostra di avere carattere, buone carte da giocare ed un buon tiro sicuramente, che in questo genere è una delle cose più importanti. Altra nota di merito va alla produzione: suoni puliti, ben bilanciati; all'inizio la batteria sembra sovrastare tutto il resto, ma è un'impressione che dura poco.
Non mi resta che consigliare l'ascolto di questo EP a chi ama il genere brutal death metal: non ci troverà nulla di particolarmente originale, ma potrà sicuramente apprezzarlo.

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