La musica come filo conduttore per unire epoche e culture diverse sotto il sacro fuoco dell'arte, questo deve essere alla base di questa opera del gruppo bulgaro che incide per la coraggiosa etichetta francese prikosnovèniè. Partendo dalla lezione dei maestri, i seminali Dead Can Dance, questo quartetto ci propone brani in cui la musicale orientale si amalgama con il folk balcanico e la migliore
tradizione medievale in un affascinante viaggio in cui è impossibile non perdersi.
La cantante Denitza Seraphimova, sulla scia di Lisa Gerrard, abbandona la forma canzone per lanciarsi in vocalizzi che profumano di misticismo e di soprannaturale, accompagnata da controvoci in stile darkwave e da una varietà di strumenti impressionante. Non sto a tediarvi con la descrizione di ogni singolo brano, solo citazione di merito per "Moonsalvato", 12 minuti di pura poesia a 2 voci. Musica per chi non ha paura di emozionarsi
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