Primo teorema: ci devono essere almeno 2 morti nelle 5 pagine iniziali.
Secondo teorema: la trama deve essere avvincente e scritta con ritmo, ma i 2 morti non devono mancare.
Terzo teorema: devo entrare dentro la testa di un personaggio ed essere lo special guest proprio per la trama e le altre cose, inclusi cadaveri.

Invece mi imbatto in un romanzo di Asimov e Silverberg.
Passo indietro di circa 30 anni solo per farvi capire la scelta di questa lettura.
Dei due scrittori avevo letto da adolescente Il Figlio del Tempo. Bello. Forse un po' troppo amore ma una bella storia.
Poi avevo letteralmente ingurgitato Robot NDR-113. Ne ho parlato per sei mesi. Mia password del primo sistema Unix e parliamo del 1992.
Da questo libro venne prodotto il film L'Uomo Bicentenario del 1999 con il mitico Robin Williams. Un CAPOLAVORO.

Ora leggo Notturno. E qui con me. Sul comodino. A portata di mano. Che faccio continuo o lo mollo a metà?
Il racconto è lento e ci sono diversi personaggi, che di capitolo in capitolo sembrano essere importanti, ma nessuno diventa quello principale.
Forse la scrittura è un po' datata per un'idea addirittura del 1941.
La trama è semplice.
Il pianeta ha 6 soli e non esiste il buio.
Per questo motivo viene aperto un parco dei divertimenti per dare la possibilità di fare un giro completamente nel buio all'interno della terra.
La maggior parte delle persone che uscivano da questo luna park impazzivano o comunque avevano serissimi problemi.
Il loro cervello andava letteralmente in frantumi. Lo psicologo indaga.
Nello stesso istante, viene scoperta, sepolta dalla sabbia, una civiltà preistorica con incisioni simili al geroglifico. L'archeologa indaga.
Il pianeta sembra abbia preso un percorso diverso dal normale. L'equilibrio dei 6 soli, sulla forza di gravità, vacilla. Si teme sul futuro. Lo scienziato indaga.

Letta così sembra un libro palloso. Infatti lo è.
O forse cambio idea nelle prossime ore. Sempre che non sia obbligato a restare al buio per tutta la notte.

Carico i commenti... con calma