"Sono un visionario vedo quello che non c'è, sogno una macchina che.... riavvolge il tempo". Comincia cosi "Lampo viaggiatore", album del 2003, con il ritmo incalzante di "la bottega di filosofia", un brano con un testo graffiante "io vedo chiaramente quello che ho intorno, vedo senza aiuto e meglio senza occhiali", con un Fossati in gran forma.

Ivano Fossati, genovese, è uno dei cantautori più colti e raffinati del panorama italiano e "Lampo viaggiatore" è un lavoro notevole, il punto di forza è nei testi, quasi a voler bilanciare l'assenza di parole del precedente album "Not one word" (2001).

"Pane e coraggio" è un reggae molto amaro che parla di immigrazione e anche in questo caso le parole non lasciano scampo e descrivono il dramma di chi "disiorientato dalla televisione" cerca di scappare per andare "da una terra che ci odia ad un'altra che non ci vuole". Il momento migliore del disco è senza dubbio la splendida "il bacio sulla bocca", "l'unica mia canzone d'amore che finisce bene" come ha dichiarato lo stesso Fossati, il testo è pura poesia "bella, che ci importa del mondo, saremo perdonati te lo dico io da un bacio sulla bocca", le parole si appoggiano sul classico pianoforte Fossatiano, "stancami e abbracciami, guarda tutto questo tempo nuovo che arriva con te". Una delle canzoni italiane più belle degli ultimi anni, ed è a mio avviso una delle canzoni più belle del cantautore genovese, un gioiello sullo stesso livello di "la costruzione di un amore".

Altro capolavoro è "C'è tempo", anche qui la musica è affidata al pianoforte e alle fisarmoniche, e anche qui il testo è disarmante "Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare, io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare". "Io sono un uomo libero" è l'unico brano non inedito, già inserito nell'album di Celentano "esco di rado e parlo ancora meno", nel quale il cantautore genovese rivendica la sua apoliticità "io sono un uomo libero, ne destra ne sinistra, sogno ancora credendo di pensare, sogno ancora coi gomiti affacciato alla finestra".

In definitiva "Lampo viaggiatore" è una bella sorpresa, un disco senza punti deboli, il livello è davvero alto, le musiche ricordano le atmosfere di "Panama e dintorni", Fossati è ispiratissimo, soprattutto quando si siede al pianoforte per emozionare, come solo lui sa fare, ancora una volta.

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