1985: James Taylor all'epoca 37enne stava ancora cercando di uscire dai suoi problemi con la droga che lo hanno attanagliato per più di 15 anni. "That's Why I'm Here" è un album delicato ed equilibrato, non fra i migliori di J. T. ma comunque positivo.

La title-track all'apertura di cd ha un incipit da brivido, una canzone con un testo sull'amicizia, l'amore e lo starsi vicino (classici temi delle ballate ottimiste e buoniste di James), è una delle piu belle del disco. E diventerà un cavallo di battaglia di James nei seguenti live. Mossa assolutamente corretta visto che la canzone eseguita dal vivo guadagna sicuramente in appeal. La seconda traccia è "Song For You Far Away", dolcissima ed avvolgente ballata, che renderebbe lucidi anche gli occhi del più duro dei duri (è un pò la caratteristica e la forza del sound di James). La terza traccia "Only a Dream In Rio" è splendida, sicuramente la migliore dell'album, non a caso anche questa diventerà molto gettonata nei suoi seguenti concerti.

L'album si perde un po' nella parte centrale, dove risulta un po' piatto, e a volte troppo lento e mieloso: "My romance". Si riprende nel finale con la bellissima versione di "The Man Who Shot Liberty Valance" di Burt Bacharach e Hal David. Ancora degne di nota: "Turn Away", "Everyday" diventata anch'essa un must nei live e "Only One" ottima love-song. Curiosità: La canzone "Mona" è dedicata al maialino di James Taylor, ucciso erroneamente dallo stesso.

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