Buonasera. Va ora in onda "Porno-Sensualità a Corte", con effetti e situazioni sessuali fra Jean Claude e la strepitosa Cassandra. Si consiglia la visione al solo pubblico adulto.- Cassandra
Parigi, 1794. La capitale francese, bastione immemore dell'ancien régime della dinastia Borbone, inizia a sgretolarsi inesorabilmente, battuta e sferzata violentemente dall'orda rivoluzionaria di borghesi, contadini, sanculotti, popolani e popolari insomma. La nobiltà asserragliata in sfavillanti magioni auree, palazzi, ville e castelli flirtanti il paradisiaco modello di Versailles, cede indifesa all'attacco del Terzo Stato. Eppure, in un misterioso, forse addirittura fantastico ed immaginario locus amenus, un'allegra famigliola di baroni, baronesse e baronetti non sembra risentire delle fiamme e delle bastiglie espugnate ed imperterrita continua a (soprav)vivere come nulla fosse, ignara, disinteressata nei confronti di un futuro fatto di ghigliottine, carbone, bombe atomiche e baionette.
In codesto sobborgo simil-Versailles il lussuoso palazzo degli ultimi sangue blu sopra menzionati rifulge di luce propria, la luce dell'oro di cui si circondano e vanno fieri; gli specchi d'acqua sulla quale si affaccia sono lindi e trasparenti, giammai insozzati dalla lordura delle banlieue parigine e del proletariato che verrà. Eppure, la pace e la serenità che dimorano all'esterno tradiscono l'ovvia aspettativa di una controparte interno-domestica, quest'ultima dominata da stranissimi omuncoli e da bizzarre maschere umane: stanze, corridoi, sale da pranzo in cui un bellissimo giovin signore, Jean Claude, entra perennemente in combutta con l'altezzosa Madre, una signora di classe che alterna la seriosa vita di palazzo alla frivola mondanità delle sfilate di Jean-Paul Gaultier. Mentre il medesimo figlioletto, quando non è impegnato a truccare le Barbie o a seguire le lezioni di cucito, si appropinqua teneramente con soggetti del calibro di Batman, Darth Fener, Robin Hood, Diabolik e Wonder Woman. E danza, giocondo, con i brani discodance di Paola&Chiara alias sorellastre Iris e Patrizia.
Già, poichè all'interno di questo brillante esempio di feudalità post-litteram convivono passato, presente e futuro e l'orologio crono-biologico pare essersi fermato da chissà quanti secoli: nei momenti di "libertà" Madre fa la spesa all'Esselunga (ricevendo come resto simpatici oggettini tarocchi che puntualmente regala all'erede spacciandoli come abiti e accessori di alta moda e di raffinata sartoria - tipo la cintura pitonata di Kylie Minogue o gli occhiali di Gucci), si reca in visita da Gianni, il miglior couffeur del (suo) regno, acquista immobili, partecipa (involontariamente) a Candid Camera, tenta di adescare qualche belloccio simil-blasonato. Ma anche Jean Claude si dà da fare, viaggiando da buon globetrotter in giro per il mondo con la compagnia di voli SensualitAir, portando Madre al cinema a vedere Maiale Sanguinarie e soprattutto confezionando per lei "invenzioni", tutte accomunate dalla presenza di "ione stabilizzato" nel brevetto.
Si parlava, tuttavia, di quanto questo regno non fosse così pacifico e sereno. Una valanga di problemi e controversie pesa sui muri del palazzo, a partire dall'atavica lotta Jean Claude-Madre, il primo riluttante a sposare la perfida e perversa (e perennemente in bianco) contessa Cassandra, amante dei doppi sensi e dei rendez-vous "nobileschi". Ogni dialogo fra il baronetto e l'arzilla signora (che si ostina a spacciarsi per sedicenne) si conclude sempre con un risibile litigio fra i due, culminato con una punizione al figlio (solitamente qualche sottrazione materiale, ad esempio gli zoccoletti di Britney Spears o la crema rassodante) e la fuga di quest'ultimo, indotto al pianto, verso i suoi veri "amanti", Batman-Renato, Darth Fener-Stefano, Diabolik-Armando e Robin Hood-Titti, che purtoppo non sono in grado di placare i bisogni e la depressione del virile "baronetto" e puntualmente rimangono assassinati dalla sua incompetenza. E neanche la saggia Madrina riesce a rincuorarlo, arrivando persino (assieme al pubblico del digitale terrestre) a fargli perdere la vita con amuleti e trucchi sbagliati o portandolo da soggetti terzi poco raccomandabili (il santone Rastafani Implacable). Con la conversione alla "vera" virilità e la promessa a Diana-Wonder Woman (laureata alla Sorbona di Pisa e conoscitrice delle teorie fisico-meccaniche più disparate, in particolar modo della teoria di Enghelfrais), il buon Jean Claude sarà in grado di variare un po' il suo feeling con la corte e riconoscerà la sua paternità in Pippo, uno strano individuo che sta morendo di Tartaro e che prevede l'ascesa della moglie, Madre appunto, a popstar multimediale di fama internazionale.
E non finisce qui...
Carico i commenti... con calma