Un sound irrompente, caldo e spumeggiante come il vino delle loro terre piemontesi inonda le nostre arterie ascoltando il disco d'esordio di questo gruppo di giovani e stimabili artisti.

Tracce di vera cultura musicale si scorgono dietro le parole e le note di Leo Del Lago, Gisbo, Gando e IvanB: rock anni 90, cantautorato italiano e tanto altro. Un indie rock italiano che azzarda con astuzia e approda in testi a tratti semplici e a tratti ricchi di riflessioni filosofiche, sociologiche e di vita quotidiana.

Una produzione più che degna densa di chitarre ora nervose ora dolci e pacate; ballate sinuose ("E' solo un vecchio male", "Un quanto di vita"), soluzioni punk-rock ("Selezione") e sfumature pop ("Asenso" e "Cuore valvolare"). Ritmiche eleganti e ben curate (di notevole fattura il morbido connubio tra basso e batteria in "Sotto Gerusalemme"). Una produzione, dicevamo, molto buona, complice l'esperta supervisione artistica di Eugenio Merico (YoYO Mundi).

Sarà sicuramente, per questi quattro giovani ragazzi, un'ascesa "amara" tra il marasma di giovani musicisti dello scenario italiano (...che certo non supporta le nuove realtà) ma con "un finale senza lacrime"!

Carola Adorni

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