J.G.Ballard ha in molti romanzi raccontato gli effetti perversi del consumismo, della tecnologia e dei mezzi di comunicazione nella mente e nel cuore delle persone e delle trasformazioni nella societa' occidentale a causa di questi, prevedendo la perdita di ogni facolta' psicologica e spirituale, con esseri umani ridotti a esseri infantili che agiscono solo con l'istinto (due esempi, il capolavoro 'Il condominio' e l'ultimo romanzo 'Il regno a venire').
Questo 'L'allegra compagnia del sogno' (di cui il titolo precedente era 'Sogno s.p.a.') è la storia di Blake, un pilota di un aereo precipitato nel Tamigi (il fiume che scorre a Londra), davanti a una cittadina vicino alla capitale, Shepperton (dove Ballard ha abitato per tutta la vita), attirando la curiosita' di molta della gente di quella localita' dalla vita assonnata e uguale a se' stessa (come tante dei dintorni di Londra di cui lui parlera' piu' in la' in altri suoi romanzi).
In modo inspiegabile, pero', nonostante l'essere seriamente ferito, lui esce dall'aereo - uno sdoppiamento - e aiutato da un medico della clinica locale, venuto in suo soccorso, Myriam, e con cui vivra' una storia d'amore, portera' risveglio e vita a quella comunita', finche' non viene braccato da un guardiano di uno zoo che conosceva in passato.
Alla fine della storia tutta la comunita' si unisce a lui in un volo con il quale la gente lascia quel luogo, ma Blake viene inspiegabilmente ucciso.
Una storia godibile alla lettura che mostra la possibilita' di risveglio dello spirito umano spento dalla societa' materialista, anche se tale risveglio viene di nuovo soffocato.
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