Un bel giorno non vi è mai capitato di essere particolarmente monelli con un'azione davvero cattiva che so, sedurre ed abbandonare la sorella del vostro migliore amico, sputare nelle vetture della metro, infilarvi un cd sotto il giaccone in un negozio di dischi o rapinare l'ufficio postale? E magari quella stessa notte avete sognato di cercare di scappare da qualcosa di sconosciuto ma di non riuscirci, anzi sapete già che è tutto inutile, però fuggite lo stesso. E' la vostra coscienza.
E' quello che succede a Llewelyn Moss, un giovane reduce dal Vietnam che è a caccia di antilopi sul Rio Grande e s'imbatte in una scena agghiacciante. Un paio di pick up fermi nella vallata, a terra i cadaveri di una sparatoria tra narcotrafficanti, un moribondo che chiede acqua e una valigetta con due milioni e mezzo di dollari.
Se siete uno di quelli che stenta ad arrivare alla fine del mese che fareste? In quel momento inizia il sogno di Moss che, tornato a casa con il malloppo, si sveglia di notte per tornare scioccamente in quel luogo di morte per portare una tanica di acqua ad uno che ormai è cadavere. Perché lo fa? Perché sa di aver sbagliato a prendere quei soldi e vuole essere punito. La punizione ha tutti i connotati di qualcosa di irreale, si muove come se fosse una marionetta, ha i capelli di un pupazzo, quelle poche volte che accenna a un sorriso è una smorfia tirata con i fili, uccide silenziosamente con un pistone azionato da una bombola di aria compressa e ha un nome strano per un sicario: Chirurgh.
Il copione del sogno contempla la fuga, anche se inutile, e Llewlyn ci dà dentro, come aveva fatto quell'antilope inquadrata per un attimo dal mirino del suo fucile all'inizio del film. C'è qualcuno che potrebbe/dovrebbe aiutarlo proprio come fa un prete, qualcuno in grado di metterlo di fronte alla sua coscienza ed è lo sceriffo Bell. Lui è un uomo tutto d'un pezzo, il discendente di quella gloriosa stirpe di tutori della legge che dall'epoca del selvaggio West sono abituati ad aspettarsi una pallottola da un ladro di bestiame in un momento qualsiasi della loro breve esistenza. Ma lo sceriffo di oggi è inadeguato per quella missione, non ha più la forza e né l'entusiasmo per salvare le pecorelle birichine che si smarriscono per andare a finire tra le fauci del lupo, o forse non è giusto che quella pecora oggi si salvi? Moss è un uomo che ha avuto la possibilità di scegliere, di preservare sé e la sua famiglia da qualcosa di malvagio ma non l'ha fatto. In quel momento il suo destino è stato segnato, e l'angelo della Morte verrà a reclamare il suo corpo senza dargli la chance di giocarsela a testa o croce, proprio come è concesso a quel negoziante che da quando è nato, come tutti noi del resto, si sta giocando la vita ogni giorno senza neppure saperlo.
Llewelyn come nei migliori incubi, non lo vedrà mai questo fantasma, ne sente i passi dietro una porta, l'ombra che si sposta in una sparatoria, le voce da un telefono che gli dice: "Tu lo sai come andra' a finire questa storia vero? Tu mi porti i soldi e io lascio stare tu moglie. Queste sono le condizioni migliori che puoi ottenere. Non dico che tu ti salverai, perché tu non puoi salvarti".
Lo sceriffo Bell capisce di essere (come tutti i preti) solo uno spettatore impotente della sempiterna faccenda tra un uomo e la sua coscienza e quando riconoscerà Moss sul tavolo dell'obitorio, alle parole dell'altro sceriffo: "Non avresti potuto fare niente per impedirlo" risponderà amareggiato: "Lo so, ma uno preferirebbe sempre pensare il contrario".
La fuga onirica di Moss si conclude qui, con Bell che se ne va in pensione e a sua volta ricorda di aver sognato il padre che gli regalava dei soldi ma lui li perdeva e un altro sogno in cui il genitore faceva chiaro con una torcia per attraversare le montagne di notte. Ma oggi non è più possibile separare la luce dall'ombra, il bene dal male. L'immagine di Chirurgh riflessa sullo schermo del televisore spento nella roulotte abbandonata di Moss viene sostituita qualche ora dopo da quella dello sceriffo Bell. Due facce di una stessa moneta, quella che viene lanciata per decidere il destino.
Un film gelidamente perfetto, senza colonna sonora. Perché i sogni non hanno colonna sonora.
Carico i commenti... con calma