E' difficile parlare delle cose che si amano, per farlo bisogna scendere nel profondo del nostro  essere.

L'intimo allora viene messo a nudo, è esposto, e questo ci rende più vulnerabili...

Johnny Hartman è uno di quei cantanti che esplora questo territorio dell'anima. Nato nel 1923 a Chicago è probabilmente il più grande romantico Jazz Singer (maschio) di tutti i tempi. Il suo tono basso è meraviglioso, forse sopra di una spanna a Frank Sinatra e Bing Crosby; la sua voce è perfetta considerando che era un accanito fumatore, suadente, dolcissima. Studia piano e voce al musical college e inizia la carriera con il trombettista Dizzie Gillespie nella sua band be-bop, Earl Hines, Perez Prado... L'america razzista lo penalizza fin da subito perchè era un nero. E' influenzato da da Billy Eckstine nella linea vocale e da Nat King Cole nella linea diretta del cuore.

Il 7 marzo del 1963 si incontra con il sassofonista John Coltrane e il suo quartetto. Sotto la direzione di un devoto Bob Thiele, che manifesta un profondo rispetto per i due musicisti, incide 6 meravigliose ballate, canzoni d'amore, vere e proprie poesie.
Traccia una leggenda nella musica Jazz cantata, meravigliosamente accompagnato dal -soffio- del
sax tenore di Coltrane, dal piano di Mc Coy Tyner, dal basso di Jim Garrison e dalla batteria di Elvin Jones.

"They Say It's Wonderful" e siamo immediatamente proiettati nell'universo vocale di Hartman.
"Dedicated To You" ha una energia emotiva nel sassofono di Coltrane molto sofisticata, molto
intimista.
"My One and Only Love" con l'apertura di Trane calda e appassionata, poi la voce vibrata di Johnny
si intreccia magistralmente con il basso di Garrison.
"Lush Life" di Billy Strayhorn, minimalista ma caratterizzata nell'espressione del tono baritono
elegante e tecnicamente raffinato, e il meraviglioso assolo di Coltrane su tutto.
"You Are Too Beatiful" cantata con una voce da brivido, languida e accordata come uno strumento
perfetto, forse il pezzo più bello e coinvolgente, avvolto nel piano di Tyner che intreccia un
delicato fraseggio.
"Autumn Serenade" è una rumba con la voce imperante di Johnny che sovrasta suprema perfino
Coltrane.

Non ci sono altre parole per questo splendore. Nessun altro ha mai cantato accompagnato da Trane:
la simbiosi tra i due è perfetta e raggiunge vertici assoluti, Johnny Harman conduce con meravigliosa maestria. Ella Fitzgerald lo amava, Coltrane diceva che nella sua voce c'era qualcosa di imprescindibile, di particolare, qualcosa che pareva uscire dal profondo dell'anima.

E' un disco notturno questo, da ascoltare soli nel buio, sentendo la reazione emotiva alterare lo
stato della coscienza. In compagnia del nostro io ci si ritrova in pace con noi stessi e con il mondo... Molto interessante la remasterizzazione in SACD mono & stereo della Impulse Records editata nel 2004. Un disco che non dovrebbe mancare in qualsiasi collezione, indipendentemente dal genere musicale preferito.

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