Dopo aver visto questo film, mi è sorta spontanea una domanda: "Perché prendere uno dei più bei film horror degli anni '70 e tirarci fuori questa schifezza?!?".
Il remake di "Omen" è proprio uscito male. Non solo è stato completamente travisato l'originale del 1976, ma se ne è addirittura ricavato un film scadente in senso assoluto.
Già le prime scene, ambientate a Roma (realizzate molto a là "Il Codice da Vinci"), lasciano perplessi: più che Roma sembra una via di mezzo fra Beirut, Kabul e Bagdad, però durante i bombardamenti. I protagonisti, disgustati dalla nostra capitale, scappano subito per andare a vivere a Londra. Ovviamente Londra, per gli eruditi americani, non è una metropoli; infatti l'Inghilterra sono solamente lande desolate, con gli abitanti in giro in calesse...
Sono passati solamente 10 minuti ed è già chiaro che questo film è una vergogna. Chiunque abbia visto l'originale e ne abbia dei ricordi terrificanti inizia già ad odiare i produttori di questo nuovo film.
Proseguendo la visione però tutto peggiora.
Il protagonista dovrebbe essere Damien, il figlio del diavolo, che in realtà è un bambino pacioccone un po' palliduccio, chiaramente affetto dalla sindrome di Aperger. Già questo mette un po' di tristezza e malinconia; e pensare che l'idea dei geni che hanno realizzato il film era quello di terrorizzare gli spettatori. Il padre di Damien, invece, non è nient'altro che un Tom Hanks in versione povera. Per fortuna, un fotografo, ovviamente esperto di esegesi biblica (come peraltro tutti i fotografi che si rispettano) lo avvisa di alcune stranezze. La sua macchina fotografica, infatti, scatta fotografie aggiungendo particolari che predicono la morte delle persone. Probabilmente l'ha comprata su e.bay dalla svendita di "The Ring".
Dopo mille peripezie, il padre di Damien inizia a girare l'Italia con il suo amichetto (imbattendosi in un frate mostro, a detta di molti, amico dell'albino de "Il Codice da Vinci"), per cercare di capire se il proprio figlio sia realmente il figlio del diavolo. Ovviamente si imbatte nei misteri più misteriosi della storia umana.
Ma ecco la vera chicca, riservata agli appassionati più accaniti. Chi poteva essere la bambinaia del figlio del Diavolo? Ovviamente non poteva certo essere la tata del telefilm, doveva essere una persona con un po' di esperienza con la progenie del demonio. Ed ecco, infatti, chi meglio di Rosemary /Mia Farrow?
Di più è inutile raccontare. Si dice spesso che i remake non possano mai essere all'altezza dell'originale. Ma, in questo caso, si è voluto proprio esagerare.
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