Un'icona del cinema western come Clint Eastwood e uno dei registi più famosi del genere, cioè John Sturges ("Sfida all'Ok Corral", "Il giorno della vendetta", "I magnifici sette"). Così potrebbe sintetizzarsi Joe Kidd, ennesimo film di Sturges, quartultimo della sua carriera.
Un western "classico" datato 1972 in cui il ranchero Joe Kidd (Clint Eastwood) viene assoldato da Frank Harlan (Robert Duvall) per catturare i ribelli locali, non disposti a cedere le loro terre. Il maggiore di essi, quello cercato dalla compagnia messa su da Harlan è Louis Chama (John Saxon).
Sceneggiato da un mostro sacro della letteratura statunitense del novocento come Elmore Leonard, Joe Kidd porta sul grande schermo le difficili decisioni del bel Clint: accettare i soldi e fare il lavoro sporco, oppure fare il "buono" della situazione? Scelta non facile la sua ma quantomeno azzeccata. Così come azzeccata è la fotografia e il comparto tecnico del film, fortemente influenzato dalle riletture western di Sam Peckinpah.
Memorabile la scena in cui Kidd si sbarazza di una guardia con un'anfora piena d'acqua e altrettanto ben girate le sequenze all'interno della chiesa , con l'edificio quasi a voler simboleggiare la presenza divina, la salvezza.
Per il resto attori in forma, regia precisa. Tutto al posto giusto.
Nient'altro. Dategli un'occhiata.
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