Mea Culpa
E’ doveroso cominciare cosi questa recensione.
Eh si.

Mea Culpa per aver giudicato un film senza nemmeno essermi informato, senza sapere granchè del cast e del regista. Non avendone mai visto né una clip né il trailer. In effetti non avrei ottenuto molto: attori (quasi) tutti poco conosciuti alle grandi produzioni e regista alla sua prima prova con un prodotto di questo livello. Ma ciò non toglie di aver comunque sbagliato.
Sto parlando di " Colpa delle Stelle ".

Non sapevo assolutamente nulla di questa pellicola fino a quando mi son seduto sulla poltroncina del cinema, tra l’altro portato lì dalla mia ragazza e rincuorato dalle recensioni positive che avevo solo intravisto nei giorni addietro. Scetticismo, era questo ciò che provavo. Poi le luci si sono spente, il film ha cominciato a scorrere e lì sono giunto ad una conclusione, che avevo già sentito dire svariate volte, ma che non avevo mai provato: mai, e ripeto MAI giudicare un film prima della sua effettiva visione. Fin dai primi minuti ho capito di trovarmi di fronte non ad un semplice film per adolescente, o per ragazzine in cerca di un nuovo “Twilight” o di film di quella caratura. Questo è un film appartenete ad un mondo parallelo rispetto a ciò che mi aspettavo: una sorpresa graditissima.

La trama è anche piuttosto semplice: la diciassettenne Hazel Grace Lancaster combatte da anni contro un cancro ai polmoni che ne compromette ogni giorno di più le funzionalità. Durante uno degli incontri ad un gruppo di sostegno per malati di cancro conosce il bel Augustus Waters (Ansel Elgort), anch’egli sopravvissuto ad un cancro in cambio dell’amputazione di una gamba.
Tra i due nascerà un amicizia indissolubile che sfocierà inevitabilmente nell’amore.

Tratto dall’omonimo romanzo di John Green. Ne ho assaporato ogni singolo minuto. Ben realizzato. Regia raffinata. Dialoghi cinici e aspri come la situazione vissuta dai protagonisti vuole.
Un primo tempo gestito bene tra le difficoltà che un tumore possa comportare per un adolescente e la propria famiglia, sprazzi di leggerezza che strappano anche qualche risata e la piacevolezza di una storia d’amore come tante se non fosse per la particolare situazione vissuta da Hazel Grace e Augustus.
Nel secondo tempo c’è un cambio di registro, si vira nel dramma più duro quello che ti lascia senza fiato e con un macigno nello stomaco, ma d’altronde questo è puro realismo.

Si ha a che fare con malattie incurabili, crisi respiratorie, depressione; la vita è anche questo quindi come si può pretendere che tutto vada esattamente come nei film (intendo quelli buonisti)? La vita, purtroppo, è anche dolore e questo film ce lo ricorda sbattendoci la verità in faccia e lo fa anche piuttosto violentemente.

Non voglio anticiparvi nulla perché voglio che andiate a vederlo, perché è uno di quei film che DEVE essere visto senza “se” e senza “ma”.

Questo progetto cinematografico dimostra come si possano realizzare degli ottimi film anche con un cast di attori molto meno conosciuti rispetto ai grandi nomi di Holywood: nei panni della protagonista c’è un immensa Shailene Woodley (che non conoscevo prima d’ora) che nella sua carriera ha totalizzato pochissimi altri ruoli ma che con questa sua prova si lancia meritatamente nello scenario hollywoodiano. Inoltre nel film c’è anche una grandissima partecipazione di Willem Defoe, nel ruolo di un personaggio tanto secondario quanto vitale ai fini della trama.

E come se non bastasse il tutto è condito da una scelta musicale coi fiocchi. Una colonna sonora che non stona mai con le immagini proposte. Ogni singola canzone si incatena perfettamente a tutto il resto.

Il regista, al suo debutto con un lungometraggio di questa importanza, ha svolto un lavoro ottimo, che merita di essere ricordato nel corso del tempo.

Se volete un film spensierato, non è questo.
“Colpa delle Stelle” vi farà riflettere, vi farà pensare, vi farà sorridere ma subito dopo vi farà lacrimare. Vi lascerà l’amaro in bocca, ma perché è ciò che vuole fare.
La vita, quella vera, non è fatta di “Happy Ending”.

E se posso concludere con un parere personale, bhè...è grazie a film come questi che amo il cinema.


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