Il sistema fa outing?
Questa sensazione di confessare una situazione che può sfuggirci di mano, e per di più senza avere un perché, è il centro del film. La Bigelow lo sappiamo che sulla tensione ci sa fare parecchio e ci fa rivivere 20 minuti terribili dai punti di vista del potere nelle sue diverse forme (politico, militare, mediatico…) e dei singoli protagonisti con la loro fragilità e inadeguatezza di fronte alla situazione. E su tutto la follia che ci è stata venduta da decenni come la sicurezza del nostro mondo. Davvero Stranamore fa capolino nelle stanze dei bottoni ispezionate attimo dopo attimo in attesa di una decisione. Entriamo nelle stanze del potere, nello strato più interno, nei meccanismi più delicati…e alla fine? Alla fine è un uomo solo che deve decidere…per tutti. Questa è forse la follia più folle…
Ma forse quella decisione non è poi così importante, tra non molto il sistema sceglierà magari con l’AI per sollevarci da questioni etiche che ci avvertono: “la scelta è tra la resa e il suicidio”. E questo la dice lunga sul vicolo cieco in cui ci siamo cacciati…
Ma alcuni dubbi ti vengono: prodotto da Netflix, girato con un evidente budget altissimo, con le riprese dentro i luoghi che pensiamo inaccessibili…se sta roba viene messa in giro da chi detiene 1/3 del traffico Internet degli stati uniti che operazione è? Forse una rappresentazione talmente inverosimile o talmente agghiacciante da allontanare qualsiasi sospetto che davvero stiamo scherzando con “una casa imbottita di dinamite”?
Molto bello: consigliatissimo
(Recestalker 16/10/2025)

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