In sostanza funziona così: la prima regola è che ci deve essere birra a portata di mano. Cazzo, ci sono delle priorità nella vita e se volete rendermi felice datemi una buona Porter o una Stout. La seconda è che i telefonini non devono rompere i coglioni durante la visione e chi sgarra deve portare una cassa. La terza è che a turno bisogna proporre un film che nessuno abbia mai visto. La cosa divertente è che siamo un gruppo fottutamente eterogeneo e quindi la serata termina spesso con insulti spassosi perché ci conosciamo da una vita. In questa maniera ci siamo visti a distanza di pochi gorni "Sharknado 3", "Lobster" e "Via Col Vento". Ogni tanto andiamo anche al cinema ma le bestemmie non rendono affatto perché sono ovattate e la birra mica te la puoi bere all'interno. Beh, senza ulteriori preamboli ieri era il mio turno.

Un prodotto particolare del quale non avevo mai sentito parlare nonostante sia abbastanza recente (2014), girato di un regista a me sconosciuto. Mi è piaciuto. Scrivo due righe.

Il protagonista è in crisi esistenziale e manda a puttane la sua bella vita per andare ad assistere una donna, con la quale ha avuto una relazione di una notte, che sta per partorire. E' un film atipico, praticamente senza colonna sonora, con un solo protagonista e che viene girato interamente nell'abitacolo di un'autovettura. Il protagonista, Locke, si relaziona con gli altri personaggi del film solo con il cellulare: una trentina di chiamate, forse di più, durante le quali cerca di trovare una soluzione a una situazione disperata. L'opera è volutamente spezzata perché inizia dal momento di rottura che lo porta ad abbandonare tutto ma, ed è un grosso ma, non sappiamo quale sia il motivo scatenante. Il carattere del protagonista pare equilibrato e razionale ed è proprio questo che ci intriga e ci incuriosisce; forse anche l'utilizzo di colori cupi è stato studiato apposta per conferire maggiore mistero all'opera. Locke si svela progressivamente nelle varie telefonate e la visione non risulta essere pesante grazie a un minutaggio compatto, ottime inquadrature e una buona prova di Hardy che avevo già apprezzato in "Bronson".

Per me la serata è stata un successo: quattro birre, solo qualche timido vaffanculo da parte dei partecipanti e un po' di ginnastica sotto le lenzuola.

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