Heater Mason sta tornando a casa da suo padre. Fa strani sogni, ad esempio un tetro Luna Park che aveva già visto da qualche parte...

Tiene una collana con all'interno una pallina rossa, pur non sapendo cosa sia ne da dove provenga. Ma ora è giunto il momento della verità, di scoprire cosa si nasconde dietro all'infanzia di Heater, del passato di suo padre e di quella misteriosa città, Silent Hill...

Penultimo capitolo realizzato dal Team Silent (il quarto doveva essere uno spin off), Silent Hill 3 soffre di molteplici difetti, che lo accantonano al di sotto dei primi 2 storici capitoli della saga. Sarà la storia, che risulta essere il seguito del primo capitolo, sarà che ci sono solo 2 miseri finali più il solito extra con gli alieni, forse perchè non c'è più il mitico pyramid head, ormai simbolo della saga...

O forse perchè La città è inesistente?

Mi spiego meglio: il gioco si divide sostanzialmente in 2 parti, il ritorno a casa di Heater attraverso metrò e vecchi edifici e l'arrivo a Silent Hill dopo un evento che segna molto la protagonista, ma non accenno per spoiler.

La città quindi manca per una buona fetta di gioco e in più è praticamente inesplorabile, il quale azzerra di molto la longevità del titolo rispetto ai primi 2 capitoli.

La cosa più importante per un Silent Hill, però, rimane sempre la paura, e qui ce n'è parecchia, sopratutto a livello visivo e uditivo. La bellissima colonna sonora e il meraviglioso design, sono perfetti per creare la giusta tensione che ci tiene incollati per tutta la durata del gioco, elemento fondamentale perfettamente riuscito.

Stavolta abbiamo dei personaggi secondari poco sviluppati, tra tutti l'antagonista che ricorda molto i clichè delle madri fanatiche religiose come Carrie e ricorda troppo il personaggio di Dahlia del primo capitolo, oppure Douglas, che poteva essere approfondito di più. Personaggi come Vincent, invece, sono ben riusciti ma sempre inferiori rispetto a quelli che abbiamo visto negli scorsi capitoli.

Problematici anche i comandi, poco migliorati dal secondo capitolo e sempre troppo legnosi.

In definitiva, il terzo capitolo non è una merda nè un capolavoro, ma una via di mezzo. Un'atmosfera perfetta, angosciante e claustrofobica insieme alla colonna sonora di Akira Yamaoka rendono il gioco uno dei più spaventosi in ambito horror, ma non presenta novità di rilievo e si riduce ad una trama troppo semplice e lineare e alcune sviste di troppo. Un'ottimo capitolo per concludere la trilogia su ps2 (escludiamo il quarto che se non si chiamava Silent Hill non lo smerdava nessuno) che va sicuramente recuperato con il primo capitolo per essere capito a fondo (magari con la collection in HD) ma non aspettatevi granchè se avete provato i primi 2 storici giochi. Oppure prendetevi Project Zero.


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