"Ho intenzione di seguire il suo esempio", così disse Tommy Aku, in arte Uomo Tigre II, facendosi carico del compito che fu di Naoto Date. Così dico io ora mentre mi accingo a prendere il posto del grande minogue83, ormai scomparso dalla scena. Lui aveva capito che non c'è altra via se non quella di allinearsi alle direttive del Mercato Globale. Lui ha tentato di proporvi un percorso verso l'ortodossia senza sofferenza e dolore, ma voi non ci siete arrivati, caproni!

Guardali lì, tutti presi a mettersi all'ochiello i propri ascolti raffinati. Poveretti! Cosa pensate? Che in futuro si possa continuare ad ascoltare impunemente musica che venga dall'anima, dalla passione, dalla voglia di dire qualcosa di diverso?

I vostri idoli, metteteci pure chi volete, è tutta gente che continuerà a trovare un posto nel passato fintanto che si venderanno le confezioni deluxe, e per alcuni siamo già alla terza riedizione. Non manca molto.  Qualche anno e non esisteranno più, se non nella vostra testa di alienati. Anzi, non saranno mai esistiti. Mi pare di sentirlo quello che pensa:" ci sarà sempre gente nuova che porterà avanti il discorso musicale, va cercata fuori dai canali mainstream, è li che oggi si fa la storia della musica". Non si fa un bel niente invece, ci si illude e basta. Una novità, perché porti ad un cambiamento, deve sedimentarsi e se non arriva mai al grande pubblico questo non può succedere.  

Pensate veramente che il Mercato Globale lascerà che emergano ancora artisti veri? Artisti che sfuggono dai suoi meccanismi, che possano magari influenzare mode e modi di pensare in direzioni diverse da quelle che il Mercato Globale ha programmato? Poveri sciocchi. Se sarà concesso a nuovi veri artisti di esprimersi sarà sempre e solo al margine delle vie per il successo. Lì rimarranno, lì finiranno e poi non esisteranno più, anzi, non saranno mai esistiti. Siete talmente presi dal ciarlare dei vostri gusti musicali sulla rete da non trovare più il tempo di uscire? Le avete viste le nuove generazioni? Paiono automi quei ragazzi a vederli perennemente chini sugli smatphone. Pensate davvero che sia attraverso quegli aggeggi che la musica torverà la strada per continuare a vivere e magari ad evolversi? Quegli aggeggi che ti mettono a disposizione tutto sotto il naso senza fatica, e così facendo annientano proprio quella che è l'anima del cambiamento: la curiosità?

Ora basta. È venuto anche per voi il tempo di mettervi sulla strada per l'allineamento e la normalizzazione. Sarà doloroso questa volta. Il grande minogue83 lo sapeva, ma voi non lo avete capito. Apprendimento, comprensione, accettazione.

Vi verrà servito pop di sesta digestione, vomitevole r&b di ultima generazione, tunz tunz music, e per non farvi mancare un po' di varietà, del buon rap italiano di quinta mano con testi bimbobbamba utili al mantenimento di un sano encefalogramma piatto.

Ma procediamo con metodo. Visto che la lezione non avete avuto la voglia di impararla la prima volta, la imparerete ora. Direi di ripercorrere dal principio la strada indicata dal mio illustre predecessore. Si riparte dall'ottima Kylie e il suo singolo disarticolapolsi di una decina di anni fa: ‘Can't Get You out of My Head'. Quanti avranno desiderato essere in sua compagnia mentre lei cantava il refrain sostituendo con buone ragioni la parola "ass" alla parola "head".

Il grande minogue83 ne face una efficace recensione, la ripropongo senza aggiungere altro. Ascoltate e perdetevi! 

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