Il francese Laurent Garnier, geniale disc–jokey ormai conosciuto in tutto il mondo, iniziò la sua carriera già negli anni ottanta nei locali di Londra e di Manchester. Questi anni saranno importantissimi per la sua formazione musicale.

Dopo qualche Ep realizza nel 1995 il suo primo album 'Shot In The Dark', il quale, benché sia il suo primo lavoro, riesce a sbalordire il pubblico per le sue qualità. Dopo questo disco in seguito pubblicherà Raw Works (una raccolta di tutti i suoi classici) e l’amara delusione di '30' l’anno seguente. Trascorso un anno pubblica un’altra raccolta dei primi successi, 'Early Works'.

Nel 2000 pubblica quello che sarà il suo capolavoro, 'Unreasonable Behaviour', che confermerà definitivamente le sonorità che l’hanno reso famoso e che presenta un’altra faccia dell’house fino ad allora conosciuto. Infatti quello che viene presentato è un house degenere, dalle molteplici facce, moderno. Tutto l’album è caratterizzato da questa sonorità, da questo battito, da questo pulsare continuo, al quale è impossibile sfuggire, il quale ti costringe a ballare, a muoverti senza mai fermarti.

Alcuni brani sono delle vere e proprie perle di tutto l’house, pezzi epici, maestosi, oscuri, maledetti, alieni come "The Sound Of Big Babou", "Greed" e "Dangerous Drive". Vi assicuro che queste tre chicche valgono l’acquisto dell’ intero album. Poi il disco procede sempre sulle stesse atmosfere, alcune volte però leggermente jazzate come "The Man With Red Face", "Cycles d’Oppositions" e "Last Tribute From The 20th Century".

Insomma questo lavoro è uno dei più innovativi di tutta la musica elettronica, in particolare dell’house, sarebbe un delitto per un appassionato lasciarselo perdere.

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