Prosegue lungo la stessa via, che aveva già guidato Lawrence English nel precedente "Happiness Will Befall", il nuovo disco del musicista australiano (in passato attivo anche in ambito avant hip hop con la denominazione di Object).
Il tema portante, nonché la pratica lavorativa adottata, è quello del viaggio; infatti le fonti sonore sono state concepite in varie locazioni geografiche (europee e asiatiche), da cui ha attinto ispirazione e suoni concreti. Il problema, evidente, di "For Varying Degrees Of Winter", è che i vari gradi dell'inverno a cui fa riferimento il titolo non emergono mai, le mutazioni di coordinate sull'emisfero terrestre neppure e le trame tendono tutte ad appiattirsi su digressioni ambientali in odore di una micro elettronica dalle movenze rarefatte e malinconiche e saltuariamente sporcata da "rumorini".
Trattasi di un album che non riesce a tenere fede alle premesse, che annoia irrimediabilmente e che non esprime nulla di rilevante.
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