Quando lessi su wikipedia che tra le varie opere del Liga ci fossero anche dei libri rimasi un attimo interdetto, quando mi accorsi che l'ultimo era stato pubblicato appena tre anni fa, e che fosse stato totalmente ignorato dal sottoscritto, mi vergognai non poco, e, il giorno dopo ero già sulle tracce de "La neve se ne frega".

Prima di leggerlo pensavo di sapere a cosa stessi andando in contro, e i pregiudizi sui cantanti che scrivono libri o recitano nei film sono sorti immediatamente, ma un vero fan del Liga non può permettersi una mancanza del genere e così ho iniziato la lettura di questo breve romanzo (234 pagine divise in, addirittura, 25 capitoli...)

La storia è molto originale, e l'autore sembra ispirarsi ad Orwell (via con le critiche e gli 1)... Siamo in una cittadina non definita del futuro, circa nel 2166, e tutto è regolato dal Piano Vidor: ognuno è stato accoppiato con la partner ideale, a ciascuna persona è consentito un numero stabilito di adulteri, un lavoro che da origine al nome (nel caso del protagonista, egli si chiama Difo, poiché è un Direttore della fotografia), una macchina, una casa con giardino,un rifornimento alimentare calcolato in base al proprio bisogno, un olovisore (specie di televisione interattiva), ingresso gratuito a musei,stadi, palestre e tutto ciò che è atto allo svago, oltre che la presenza di un mondo pulito, pieno di verde e privo di smog.... si potrebbe pensare ad un Mondo perfetto ed è ciò a cui ambiscono le più alte cariche del paese, mostrando ogni volta come siano vicini ad ottenere lo 0% di crimini impuniti o di morti incidentali senza però mai arrivarci.

Per mantenere il controllo sui cittadini, viene meno la privacy: tutte le persone sono osservate da microcamere piazzate dentro e fuori le abitazioni.

Elemento ultimo, ma non per importanza, è il corso della vita: ogni persona esce da una fantomatica bolla a una certa età, i più fortunati a 80 anni, i meno a 50... come fossero normali anziani che, con il passare del tempo, vedono rassodarsi la pelle prima flaccida, crescere capelli scuri, raggiungere maggiore fisicità, bellezza: come se il tempo trascorresse al contrario del nostro, finché non si raggiunge l'età dell'asilo per poi morire (anche se il Liga non si sofferma su questo punto).

I protagonisti sono DiFo, che è anche la voce narrante e ViPa, moglie di DiFo, addetta alla vigilanza e protezione parchi, anche se viene chiamata con il cognome, Natura.

La prima parte della storia è incentrata sul Piano Vidor, sul potere che esso ha, sulla vita sociale della coppia (anche i vicini sono programmati in modo da trovarsi bene con loro) e, soprattutto, su quella sentimentale... entrambi sono belli, molto passionali e sembra vivano nella costante felicità.

La seconda parte è invece molto più commovente e struggente; la coppia, oltre che dover superare una crisi dettata da un tradimento "non programmato" dovrà fare i conti con una misteriosa disfunzione ormonale che farà crescere la pancia a Natura (in quella realtà non si conosce la maternità, dato che ogni creazione è programmata dal Piano Vidor per mantenere costante il numero di abitanti) e per evitare una nascita indesiderata i Piani Alti decidono in tutto segreto di chiamare un detenuto dell'Opal (prigione) che, attraverso la tramandazione di antiche conoscenze orali, era in grado di far abortire Natura.

La coppia non si renderà conto di quanto successo finchè, dopo anni, il detenuto che aveva operato Natura non si farà vivo spiegandogli come funzionasse la vita appena 200 anni prima: essi parleranno durante una nevicata, che impedirà alle microcamere di sentirli e vederli (da ciò il titolo...). Natura dopo molti anni ritornerà incinta e... La fine è meglio non svelarla..

Lo stile della scrittura è molto semplice, quasi parlato, tipico del cantautore di Correggio, e a volte sembra proprio di sentire lo stesso Ligabue narrare la fiaba nei panni di DiFo...

Una dolce storia d'amore che fa in modo di detestare il Perfetto e amare, almeno un po', il nostro mondo così com'è, con tutte le sue contraddizioni e i suoi difetti ....

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