A volte mi chiedo come si faccia a non notare certe boiate, prima di mettere il tutto in commercio. L'ormai rodato Lucio Fulci, senza vergogna alcuna, nel 1988 dà in pasto ai fanatici dello splatter questo "Zombi 3" (ogni riferimento alla ben nota saga di Romero è puramente voluto). Ed è il delirio del trash, l'apocalisse della buffoneria.

Zombi a volte (giustamente) lenti, altre volte saltellanti come cavallette; Gli stessi non-morti che tendono agguati in equilibrio su colonne alte diversi metri, oppure nascosti sotto cumuli di fieno. Una sceneggiatura che il definire ridicola non le rende giustizia, ovvero il barile della creatività raschiato, anzi sfondato di netto. Tutto il film è una serie di furti dal troppo paziente George A. Romero, persino nei personaggi dei militari ottusi in tuta bianca (vedi "La Città Verrà Distrutta All'Alba"). La trama, in pochissime ma immeritate parole: un virus viene rilasciato nell'atmosfera, la gente comincia a trasformarsi in cadaveri deambulanti, i militari hanno l'ordine di sparare a vista, a vivi e non. Ovviamente c'è il gruppetto di turno male assortito, con i due soldati bellocci, le studentesse impaurite ed il solito ferito infetto che puntualmente muore e rivive.

Scene geniali? Il DJ che si trasforma inneggiando alla nuova Era zombesca, la testa volante dentro al frigorifero, la donna incinta che partorisce una mano assassina (non scherzo), l'assalto dei morti all'albergo dopo aver costruito una palizzata con tanto di chiodini e assi di compensato. Ed ancora zombi che cadono dal tetto, zombi che nuotano, zombi che declamano frasi retoriche ("Potremo stare insieme per sempre, Patricia!", disse il non-morto alla sua ex ancora viva). Persino la pronuncia inglese è sbagliata: il virus si chiama "Death One", pronunciato letteralmente "Dit Uan", in tutto il film. Il colossal è girato nelle Filippine, e non per scelta artistica: gli stessi produttori ammettono di aver scelto la location in quanto stavano già girando dei film tv in loco e non volevano investire qualche milione in più per spostare set ed attrezzature.

Ma cosa distingue questo "Zombi 3" dalla restante marmaglia semi-amatoriale? Semplicemente il fatto che ci hanno evidentemente provato a fare un film serio, con finale aperto, tensione palpabile, esplosioni e dispiego di mezzi quasi accettabile; fallendo in pieno, e noi ridiamo di gusto.

Non penso ci sia bisogno di aggiungere altro, 5 pieno.

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