"questo è veramente e proprio come io stare con una bellissima donna, veramente e proprio la stessa cosa"
Sguardo pinotico, naso appizzuto, giacche stupentemente colorate, borse degli occhi suplimi. Sto parlando veramente e proprio del mitico Mago Gabriel, di cui è chiamato a sua volta Salvatore Gulisano e viceversa. Ma chi è davvero il Mago Gabriel? Il suo biglietto da visita parla chiaro: è il più potente fantascientifico di questo secolo. Ad ogni suo richiamo appaiono moltitudini di spiriti, sia celesti che infernali. è stato chiamato dall'intera umanità Negro e Santo dArabia. Un curriculm di tutto rispetto insomma.
Nella sua trasmissione intitolata "Gabriel e le mira-bolanti meraviglie (alla scoperta di... luoghi, personaggi della Torino Eso e Terica)", alla cui sigla è stata plagiata ambe le parti dalla trasmissione Ballarò, il Mago Gabriel mette a sua volta a disposizione dei comuni mortali i suoi poteri paragnottici, nel suplime tentativo di rendere veramente e proprio tutti partecipi delle sue conquiste in campo fantascientifico e viceversa. Alla quale c'è di bisogno di menzionare uno stupento oroscopo cinese basato nel mangiare (allo scorpione si ci può dare tacchino o pollame, ma non damoci mai il pesce, perché lo nutre terribilmente enorme); la danza per schiacciare gli spiriti; una serenata di varìeta a una spirita celeste (di cui è sempre stata apprezzata da questa stupenta entità); esperimenti di penetrazione (spegnete gli arradi); di pinotismo, di magnetismo, e soprattutto un grossissimo esperimento di cui trammite un richiamo spirituale ovviamente hanno voluto che lui dovesse scavare una fossa dove dovrebbe essere seppelito vivo, per mettersi in contatto con gli entità superiori, alla quale hanno bisogno possibilmente che loro, per ottenere tutti i favori di cui si necessitano ottenere, hanno bisogno di dare, e lui infatti sta dando.
Una trasmissione veramente e proprio dedicata a quei paranomeni alla quale gli rude l'anima, di cui sono stati avvelenate il dente. Un viaggio che porterà lo spettatore in alcuni luoghi stupentemente belli della città di Torino, ovviamente piemontese, come il campo degli gnomini (che ballano, giocano, si aprono), il prato infernale (dove gli spiriti che vacano vi aggrappano). Ma sarebbe davvero un peccato se tutte queste conoscenze in campo fantascientifico non fossero condivise con gli altri, alla quale è veramente e proprio stupento questo fatto. E allora il Mago Gabriel decide di usare i suoi poteri paragnottici, i sui influsi, i fluiti maggici e le sue previsioni per aiutare i meno fortunati di lui. E' così che chi ha avuto modo di seguirlo in diretta ha potuto apprendere i segreti della super ginnastica eso e terica, l'invocazione per la potenza sessuale al grande potente supremo Sheovan (come il punto suo che lui è passivo e non è passivo, però nello stesso tempo è passivo), la poesia d'amore (alla quale in quanto che una volta fatto questo, uscita di casa non tornerà mai più indietro per un minimo di 30-40 anni), le previsioni sull'enorme sfera di cristallo che c'ha il mondo in mano o con il libbro maggico, di cui ha una chiave che serve soltanto per tenere appeso 'sto libbro perché uno gli potesse fare delle domande di cui possa rispondere si o no facendo a sua volta girando per sé stesso.
Ma "Gabriel e le mira-bolanti meraviglie (alla scoperta di... luoghi, personaggi della Torino Eso e Terica)" è anche, nella migliore tradizione nostrana, una trasmissione di attualità e di inchiesta, ed è così che Gabriel si esibisce nelle telefonate a Santra Nilo e Andrea Roncati, alle inchieste sul sistema smoki (se calerà o non carelà), e in alcune interpretazioni memorabili come "Tu Vuò Fa l'Americano" (cosa vuole che gli canta? "Dicitencillo Vuje" o viceversa una canzone di Carosone?), "Una Lacrima Sul Viso", e l'indimenticabile successo di Drudi "Fiki Fiki", che hanno valuto a Gabriel la partecipazione allo stupentemente suplime Festival di Sanscemo, che insieme al cameo nella suprema "Telenovela Piemonese" corona una carriera ricca di soddisfazioni.
L'unica cosa che mi sento di dirgli al Mago Gabriel è grazie, veramente e proprio di quore, per questa trasmissione stupentemente bella alla quale a sua volta guardando ho imparato ambe le parti come io amare un grandissimo mago. E lascia perdere i Ciappas Ben, che si stanno un po' approfittando di parlare un tantino un po' pesante di te. Se n'hanno un tantino un po' approfittato un po', ma sono sicuro che con il tuo influso non troppo superiore (perché tanto quei due sono un tantino un po' piccoli come personaggi) li farai un po' completamente far tacere di potere parlare tutt'altro che male dei maghi. Senza di te il futuro è diventato cubo.
Grazie di esistere, ti voglio bene.
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