Ex socialista rivoluzionario, abbracciò una quantità indeterminata di fedi e orientamenti politici, quasi a imitazione del trasformista Giolitti, sposando un nazionalismo reazionario, poi evolutosi in conservatorismo autoritario. Infine condì il tutto con una mescolatina di antisemitismo al fine di contentare il neo-amico e neo-alleato Hitler, senza peraltro minimamente considerare le velleità italiane poco razziste. Sbriciolò in quattro e quattr'otto la fragile "liberal-democrazia" italiana.
Darius

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