Più Hip che Hop. Richard Terfry, in arte Buck 65, è nello spirito, un bohemien. Un Tom Waits del rap, che inietta nelle sue rime sciolte dosi alterne di poetica beatnik/junkie e sano sarcasmo. Un mago del turntablism il cui sperimentalismo esula dall'ortodossia MC ma non dai canoni del genere.
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