Gruppo di un certo spessore nella scena di Canterbury, degni di esseri ricordati per quei due dischi meravigliosi, l'omonimo e "The Rotter's Club", nei quali la giocosità quasi "infantile" delle tastiere, le sperimentazioni mai fini a se stesse, il melodismo facile ma allo stesso tempo raffinato si fondono con lo stesso divertimento con cui da bambini giocavamo con i lego.
tonysoprano

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