I dischi dei Pink Floyd, secondo la mia concezione, appartengono al genere dei "classici", ovvero opere che hanno saputo profondere i sentimenti perenni dell' animo umano espressi al meglio e le caratteristiche di fondo della propria epoca. Questa magica fusione tra pathos e epos nasce negli anni '60 fra i toni favolistici e i viaggi lisergici di Barrett, passa attraverso lo sfrenato sinfonismo di AHM, e culmina nei capolavori degli anni 70, tutti degni di stare fra i grandi capolavori della musica di tutti i tempi. Uno fra i miei gruppi favoriti.
bonny99

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