Da sempre ribattezzato come l’Allen italiano fin dai memorabili esordi in super8 con “Io sono un autarchico” ed “Ecce Bombo” (film zeppi di scene cult), ha saputo con il tempo raggiungere una certa maturità personale ed emotiva che l’ha portato ad almeno due capolavori negli anni ‘80 che sono “Bianca” e “La messa è finita”. Bellissimi anche gli anni ‘90 con “Caro Diario” ed “Aprile”, fino alla meritata Palma d’oro a Cannes con “La stanza del figlio”. Un po’ sottotono negli ultimi vent’anni.
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