La solita fine dei poeti

Ogni tanto ne pescano uno – uno tra tanti, tutti uguali, depressi allo stesso modo – lo promuovono e lo buttano nel cesso ma siccome sono un tipo alternativo l’ho scoperto prima che tirassero la catena. La città è piena di questi sfigati (venditori e compratori): i pub, i club da 20 posti, le strade deserte da 2000 - cantano “sei il solco più profondo del mio cuore”, come quella poetessa indiana a cui faceva male forte, poi ha fatto la solita fine dei poeti e s’è buttata nel cesso.
Cos’abbia spinto la Virgin a promuovere Willy Mason lo sa il cielo e però hanno fatto in fretta a tirare lo sciacquone e così a Willy non lo voleva neanche la strada. “Hey, amico”, mi scrive nel libretto, “non so che cazzo hai in testa per comprare il mio cd ma a questo punto scrivimi che almeno ci conosciamo”. Dei milioni che hanno imbracciato una chitarra e mischiato Nick Drake e Woody Guthrie, Willy è uno dei più fortunati perchè in tanti hanno scritto e “Where the humans eat” è un piccolo gioiello. Alla Virgin il cesso dei disabili è sempre intasato e io mi sento sollevato perchè se ci sono di mezzo loro non ci crede mai nessuno che sono veramente alternativo.


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