La lingua di questi tempi.
Qualche sera fa tornavo da una sangria terapeutica, e come sempre accade quando torno da una sangria terapeutica mi vengono in mente strane cose. Una bimbetta scaltra nel bel mezzo del festino mi dice senza mezzi termini "Sei un idiota!", e lì per lì mi metto a ridere, ma con la mente serena del post-sangria capisco molte altre cose inutili, come ad esempio il fatto che è proprio vero che le lingue cambiano i tempi e il viceversa; se 2500 anni fa mi avessero dato dell'idiota mi sarei sentito lusingato: non capita tutti i giorni di sentirsi dare del "cittadino privato", roba di spessore. Così mi metto in testa che uno di questi giorni devo farmi insultare per benino, e invece di farmi dare dell'idiota devo puntare a ben altro, non tanto a quell'"imbecille" che equivarrebbe nella sostanza a "indebolito", ma a quell'"ipocrita" che poche volte ho avuto la fortuna di ricevere: per la miseria, farsi dare dell'"attore di teatro" non è certo spiacevole. E già, ormai non c'è più il beneficio storico in ciò che si dice: la semantica è figlia del proprio tempo.
Ma uno di questi giorni, dico sul serio, state attenti a farvi dare dei "fascinosi": gli uomini non sprovveduti potrebbero sentirsi molto lusingati, le donne, cosa più che probabile, no.