Madre, figlio e Spirito Santo

Con alcune madri non mi dispiacerebbe una chiacchierata. La madre di Jane del Big Brother, lesbica ex mignotta con un braccio solo, ha sempre un paio di storie interessanti. Mia madre, eterosessuale ex contadina che sognava un figlio finanziere, avrebbe un paio di barzellette interessanti. Jacqueline Doherty, madre di Pete con marito analfabeta, non sa niente di sesso, droga e rock, ma ha scritto un libro sul figlio – che ha passato la vita tra sesso, droga e rock – in modo che non rimanesse più nulla da dire, così quando finiscono le copie ne fanno scrivere uno al padre.
La madre di Joe Meek, asessuata casalinga con l’alito impestato di vino e di Vangelo, aveva un figlio interessante: nel cesso al numero 7 di Madras Place nel 1963 il ragazzo si stava godendo la vita dopo aver scritto “Telstar” e venduto due milioni di copie, quando s’è aperta la porta del Paradiso, e 2000 anni di storia sono entrati senza chiedere permesso. Condannato per omosessualità, ritornò allo stesso cesso e non potendo usare l’uccello si sparò al cervello.
Adesso che neanche ricordo più dove sono sceso alla sera giochiamo al Monopoli scozzese e continuo a sognare la Stazione del Nord – ogni cosa è cambiata e tutto è rimasto uguale: hanno sostituito “Vai in prigione” con “Vai a Dundee”, e la cosa divertente non è tanto che tutto questo sia vero, o che io ne stia scrivendo, quanto che credano faccia ridere.


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